Oltre cento partecipanti questa mattina al presidio di protesta davanti alla sede regionale Inps a Cagliari.
La manifestazione è stata promossa da Cgil, Spi, Filcams e Fp della Sardegna insieme alle associazioni cooperativistiche regionali Agci Imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali.
La mobilitazione – spiegano i sindacati- è contro tagli dell’assistenza domiciliare da parte dell’Inps.
Se non dovesse tornare sui suoi passi sarà responsabile della cancellazione di prestazioni importantissime fino a oggi erogate a ottomila persone in Sardegna, con ripercussioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici del settore.
“Siamo qui – ha spiegato Nicola Cabras, Cgil- per chiedere all’Inps di rivedere le proprie scelte. Si rischia di danneggiare due volte il nostro sistema sociale. Una volta perché circa 8 mila persone che si appoggiano su questo sistema rimarranno senza servizi da luglio. E poi per le conseguenze che coinvolgeranno anche centinaia e centinaia di operatori che hanno investito la loro professionalità su questi servizi”.
In mattinata è arrivata anche la notizia di un incontro a Roma tra sindacato e Inps: segnali di speranza. Sindacati e associazioni protestano contro le modifiche previste dal bando 2025-2028 del Progetto Home Care Premium – Assistenza domiciliare dell’INPS: chiedono che l’Inps corregga la scelta di tagliare le risorse destinate all’assistenza domiciliare svolta da operatori socio-sanitari, ai servizi di sollievo per i caregiver, all’accesso a strutture extra domiciliari, ai servizi di trasporto assistito rivolti ai pensionati pubblici.
Al presidio davanti alle sede Inps regionale hanno partecipato, insieme a sindacati e associazioni, lavoratori, soci e dipendenti della cooperazione sociale, collaboratrici familiari occupate nei progetti dell’Home Care Premium in tutta la regione, dipendenti della pubblica amministrazione, pensionate e pensionati, utenti e familiari, scrive l’agenzia di stampa Ansa.