“Da medico e da oncologo non potrei mai pensare di negare le cure ai pazienti ultraottantenni della Sardegna.
Smentisco categoricamente le affermazioni gravemente diffamatorie a me attribuite dal quotidiano L’Unione sarda e mi riservo di procedere nelle sedi opportune per la tutela della mia onorabilità”.
L’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, interviene nella polemica scatenata nelle ultime ore e che ha acceso il dibattito politico nell’Isola. Al centro alcune dichiarazioni che sarebbero state fatte dall’assessore durante la presentazione della Rete oncologica in occasione del convegno di Federfarma dello scorso 23 maggio a Cagliari e riportate dal quotidiano.
Per Bartolazzi “si tratta ovviamente di una frase travisata e manipolata fuori dal suo contesto, che non rappresenta il mio pensiero e che può essere facilmente smentita anche da autorevoli pubblicazioni e speech pubblici”. “Ciò che io ho detto in realtà – chiarisce l’assessore – è che i farmaci oncologici, specialmente nel campo delle terapie innovative, hanno costi molto elevati e che se non si investe decisamente in prevenzione si rischia di arrivare ad un punto di non sostenibilità del sistema sanitario pubblico, non solo in Sardegna, ma a livello nazionale”.
A scatenare la replica dell’esponente romano della giunta sarda di Alessandra Todde, il fuoco di fila di dichiarazioni da parte degli avversari di centrodestra, che chiedono le sue dimissioni. A partire da Fdi, con il consigliere Corrado Meloni: “Si era presentato come il ‘salvatore’ della sanità sarda, un illuminato ‘rombo di tuono’ che avrebbe sconfitto tutti i mali sanitari. Invece, sta interpretando il ruolo che più gli è congeniale: un ‘accabadore’ dell’intero sistema, compresi i pazienti più fragili”.
Riprende la mitica figura della tradizione sarda che praticava l’eutanasia, anche il deputato sardo di Fi Ugo Cappellacci: “Bartolazzi da finto rombo a nuova ‘accabadora’ nella terra dei centenari”. A chiedere esplicitamente le dimissioni, è il collega Pietro Pittalis: “L’assessore Bartolazzi, oltre a vergognarsi, deve imboccare l’unica strada possibile: le immediate dimissioni. Affermare che i pazienti ultraottantenni devono essere abbandonati a sé stessi per motivi economici è semplicemente vergognoso, ed evoca perverse logiche di eugenetica”.
A intervenire criticamente è stato anche il capogruppo alleato del Pd Roberto Deriu a nome dell’intero gruppo: “La salute non può essere messa a rischio per esigenze di bilancio – ha sottolineato -. Davanti al diritto alla cura delle persone, bisogna esperire ogni tentativo e ricercare con attenzione delle soluzioni efficaci e mirate che tutelino i più fragili. Ogni paziente ha diritto alla cura, indipendentemente dall’età”.
Difende l’assessore, la senatrice del M5s Sabrina Licheri: “L’attacco all’assessore sardo alla Sanità Armando Bartolazzi è il tentativo becero e meschino di questa destra di infangare chi sta cercando di ribaltare anni di malgoverno nell’Isola”.