Il Coordinamento Modenese contro la Guerra ha organizzato per sabato 14 la proiezione del docufilm “Io sono vivo”, prodotto da Russia Today che racconta le vicende della città martire di Mariupol, situata nell’oblast di Donestk che dopo essersi ribellata pacificamente al governo centrale di Kiev, dopo il golpe di Piazza Maidan nel 2014, venne attaccata dall’esercito ucraino e dal battaglione Azov, di simpatie neo naziste che presero il controllo della città stessa il 9 maggio 2014, irrompendo con i carri armati durante le celebrazione per il giorno della Vittoria dell’Urss contro la Germania di Hitler.
Il docufilm si snoda fino all’intervento dell’esercito russo nel 2022 che, dopo una battaglia aspra durata alcune settimane prese il controllo della città e dell’Azovstal dove erano trincerati gli ultimi combattenti azovisti e racconta le impressioni di una popolazione stremata ma decisa a ripartire e a lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra. La proiezione verrà preceduta dalla presentazione del libro De Russophobia, scritto dal giornalista Vincenzo Lorusso con la prefazione del portavoce del Ministro degli Esteri, Maria Zakharova, il libro parla delle vicende delle realtà dissenzienti italiane che non hanno accettato la narrazione russofoba che politica e mainstream hanno impresso alla discussione sul conflitto in Ucraina, a partire dall’equiparazione Russia= Terzo Reich che é stata data dal Presidente Mattarella verso il quale tanti italiani hanno espresso il proprio disaccordo ed il proprio disappunto.
Vincenzo Lorusso interverrà in collegamento da Lugansk mentre i presenti potranno ascoltare anche la testimonianza di Ludmilla, una ragazza ucraina di Odessa.
L’evento si terrà in una struttura privata del Quartiere Torrazzi, in Via Papa Giovanni XXIII, n 32, la richiesta del Coordinamento al Comune di Modena di poter effettuare la proiezione in Piazza Matteotti é stata bocciata, così come le precedenti domande per altre pellicole sullo stesso tema per le quali l’utilizzo di sale civiche é stato sistematicamente rifiutato, con la motivazioni delle sanzioni comminate dalla Ue a Russia Today.