Di fronte alle continue uccisioni di giornalisti che lavorano a Gaza, per ottenere dalle autorità israeliane le dovute garanzie di sicurezza e protezione dei cronisti impegnati a testimoniare e documentare i fatti e al fine di consentire all’opinione pubblica di accedere a un’informazione indipendente, il governo italiano si pronunci subito a favore di una sospensione parziale o totale dell’Accordo di Associazione Ue-Israele. A chiederlo, in una lettera alla Premier Giorgia Meloni, Ossigeno per l’Informazione insieme a altre 15 organizzazioni di giornalisti e difensori della libertà di stampa di vari paesi europei. La stessa missiva è stata inviata al Cancelliere tedesco Friedrich Merz e al Presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel.
“Israele – si legge nella lettera, indirizzata anche ai ministri degli Esteri, degli Affari Europei e delle Finanze – sta portando avanti lo sforzo più letale e deliberato per uccidere e mettere a tacere i giornalisti che le organizzazioni per la libertà di stampa abbiano mai documentato. I giornalisti palestinesi vengono minacciati, presi di mira direttamente e assassinati dalle forze israeliane e vengono arbitrariamente detenuti e torturati per rappresaglia per il loro lavoro”. Ricordando la proposta formale di sospensione dell’accordo avanzata dalla Commissione Europea, la lettera esorta il governo italiano anche a chiedere, fra l’altro, un’indagine indipendente e un procedimento penale nei confronti dei responsabili della fame e dell’uccisione di giornalisti, in linea con la Risoluzione 2222 del Consiglio di Sicurezza del 2015 sulla protezione dei giornalisti nei conflitti armati.
Le lettere sono firmate da: Association of European Journalists in Belgium, Committee to Protect Journalists (CPJ), European Centre for Press and Media Freedom, European Federation of Journalists (EFJ), Free Press Unlimited, IFEX, Index on Censorship, International News Safety Institute (INSI), International Press Institute, Media Diversity Institute, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT), Ossigeno per l’Informazione, Reporters Without Borders, South East Europe Media Organisation (SEEMO), Spanish Federation of Associations of Journalists (FAPE) , The Daphne Caruana Galizia Foundation.

























