“Nove mesi intensi, difficili ma anche entusiasmanti, dove è successo di tutto”, Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini che questa mattina ha tenuto la sua prima conferenza stampa di inizio anno dall’avvio della legislatura nel febbraio 2024.
Comandini ha rimarcato ricordando i passaggi cruciali, come “aver dovuto gestire l’occupazione dell’Aula durante la discussione sulla legge sulle aree idonee”.
E ha riassunto brevemente i numeri statistici della diciassettesima legislatura, affiancato dai due vice presidenti Giuseppe Frau di maggioranza (M5s) e Aldo Salaris (Riformatori sardi): 40 sedute d’Aula, 22 leggi approvate, 19 ordini del giorno e sei mozioni.
E ancora 127 sedute di commissione e 14 proposte di legge approvate nei parlamentini.
Ma al di là dei numeri il presidente del Consiglio ha evidenziato i temi: “Approvare in tempi brevissimi la legge 20 sulla transizione energetica è stato un grande risultato”, così come l’impegno sulle vertenze industriali come quella del Sulcis e il dimensionamento scolastico, “perché deve essere questo Consiglio regionale a stabilire con una propria legge quale debba essere quello giusto, in una situazione difficile e caratterizzata da denatalità e spopolamento”.
E ancora i trasporti, “che non deve diventare soltanto una questione legata a un bando e per cui “è necessario anche un nuovo rapporto con l’Europa autorevole e autonomo”.
“Ci aspettano grandi sfide per questi mesi – ha sottolineato guardando al futuro – come la sanità, perché credo che dobbiamo riportare fiducia ai cittadini e agli operatori sanitari e concludere in fretta questa discussione”. E poi la Finanziaria, ma “le priorità sono tante, questo Consiglio regionale non lavora su un singolo tema, può lavorare con le commissioni su tante priorità. Poi quello che sarà pronto, la finanziaria o la sanità o altre questioni, verranno messe subito alle soluzioni dell’Aula”.