“Mi riservo di leggere il testo sulla riforma che non è ancora disponibile, però dalle anticipazioni di stampa apprendiamo che ci sono degli interventi diretti sulle discipline.
Mi preme una questione di metodo.
Gli ordinamenti attualmente in vigore sono stati frutto di un dibattito, di un confronto durato cinque anni tra i soggetti anche accademici e il mondo della scuola. Quindi qualunque intervento che il ministro Valditara vorrà fare deve necessariamente passare da una forte partecipazione e dal confronto a cominciare dagli insegnanti, i primi che hanno contezza anche dei processi più o meno innovativi di insegnamento e apprendimento”. Lo ha detto la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci a margine dell’ottavo congresso della Cisl scuola Cagliari.
“Già oggi – ha detto all’ANSA Barbacci – si possono introdurre materie facoltative come lo stesso latino o anche alcune accezioni di particolare interesse come possono essere la storia recente del novecento. Quindi lasciamo davvero la libertà alla scuola dell’autonomia di scegliere qual è la curvatura giusta per calibrare meglio gli interventi contenutistici – ha aggiunto – Quindi mi aspetto dal ministro Valditara una convocazione, una forte partecipazione che sia però rispettosa anche delle sensibilità di tutti i soggetti che interagiscono con la scuola”.