“È una sera d’estate e si sparge la voce di un aereo con nessuna informazione disponibile, non identificabile, è partito da Tel Aviv, per atterrare ad Alghero, in Sardegna. Nessuna notizia, nessuna informazione, nessuna dichiarazione. Stavolta non sembra un aereo charter, come quelli che sarebbero dovuti arrivare all’aeroporto di Olbia – e che arriveranno, pare a partire da fine agosto – per garantire un passaggio sicuro per una vacanza sicura a chi si dichiara paese in guerra. Stavolta sembra qualcosa di più, caratterizzato da quella tipica segretezza degli Stati e dei potenti, di coloro che si credono padroni del mondo”, affermano in una nota sui social gli attivisti di A Foras.
“È una mattina d’estate e in Sardegna è atterrato da poche ore un genocida. Ron Dermer, secondo quanto riportato da @archeocosas, il Ministro degli Affari Strategici del governo Netanyahu, uno dei nomi della lista depositata dalla fondazione Hind Rajab presso la Corte Penale Internazionale, con richiesta di mandato di cattura internazionale per il crimine di genocidio a Gaza”…”È una mattina d’estate in Sardegna e tre uomini, Dermer, Steve Witkoff l’inviato in Medio Oriente della Casa Bianca, e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahaman Al-Thani, insieme a relativi ufficiali, si riuniscono per discutere sul destino di Gaza. Magari in qualche bella villa sulla costa, o in uno yatch. Magari con qualche bottiglia di champagne”, prosegue il post.
“Il genocida, l’imprenditore braccio destro di Trump e il primo ministro di una potenza petrolifera. La Sardegna ha ribadito e ribadisce ogni giorno a gran voce la sua solidarietà con la Palestina e la sua opposizione al genocidio; lo fa nelle assemblee, nelle piazze, nelle scuole, nei paesi e nelle città, anche attraverso le amministrazioni comunali e persino il governo regionale che, a questo punto, ci chiediamo cosa abbia da dire in merito alla presenza, nel nostro territorio, di un criminale di guerra, dove aver approvato il boicottaggio allo Stato illegittimo di Israele in Consiglio”, incalzano gli attivisti di A Foras.
“E lo ribadisce anche oggi; è da ieri che circolano informazioni, che vengono scambiate notizie, che escono messaggi e comunicati che dicono una sola cosa: i criminali di guerra non sono i benvenuti in Sardegna. Ne in Sardegna, ne altrove, perché qui non si tratta del fatto che la nostra terra venga scelta come luogo d’incontro per criminali con piani genocidari, si tratta del fatto che questi nonostante le denunce, nonostante le posizioni di tutti i popoli del mondo siano liberi e impuni di andare dove vogliono e di portare avanti le loro politiche omicide.
È un vero peccato, che nel vostro essere così potenti e il vostro credervi così impuniti abbiate deciso di mantenere tutta questa segretezza. Saremmo andate a dirvelo di persona che qua non c’è posto per i sionisti genocidari e i loro complici. Viva Palestina”, conclude la nota di A Foras.