Cartomanzia, occulto e consulti online diventano un business strutturato. Sempre più giovani sotto i 35 anni cercano risposte tra le carte.
Quasi 12 milioni di italiani si rivolgono ogni anno a maghi e cartomanti, con una spesa media di circa 500 euro a persona. Un fenomeno economico e sociale in crescita anche in Sardegna, dove coinvolge 165 mila persone e muove 88 milioni di euro l’anno
In un contesto segnato da precarietà economica e instabilità sociale, sempre più italiani si affidano a tarocchi, cartomanti e pratiche esoteriche per trovare risposte. Secondo l’Osservatorio Antiplagio, circa un italiano su cinque, pari a quasi 12 milioni di persone, ricorre ogni anno a questi servizi, generando un giro d’affari stimato in 6 miliardi di euro.
La spesa media annua per ciascun utente si aggira intorno ai 500 euro, spesso suddivisi in micro-pagamenti per consulti ripetuti, soprattutto online o telefonici
Il ruolo del web e l’aumento tra i giovani
Il fenomeno ha cambiato volto rispetto al passato. La cartomanzia non è più legata solo a studi fisici, ma si è spostata sul web e sui social network, dove tarologi e operatori dell’occulto promuovono letture, dirette e consulenze personalizzate.
In questo contesto si registra una crescente partecipazione dei giovani sotto i 35 anni, attratti da un linguaggio più informale e dalla facilità di accesso digitale. Amore, lavoro e futuro restano i temi più richiesti, spesso in momenti di fragilità emotiva o incertezza personale.
Anche in Sardegna il ricorso a tarocchi e cartomanzia rappresenta una realtà consolidata. Le stime parlano di circa 165 mila persone che ogni anno si rivolgono a maghi e cartomanti, per una spesa complessiva di 88 milioni di euro.
La maggior parte dei consulti avviene a distanza, tramite telefono o piattaforme online, con una spesa media pro capite in linea con quella nazionale. Un dato che colloca l’Isola a metà della classifica italiana, ma che assume rilievo se rapportato alla popolazione complessiva.
Gran parte del settore opera in una zona grigia dal punto di vista fiscale e normativo. La diffusione dei servizi digitali rende complesso il controllo e apre interrogativi su tutela dei consumatori, rischio di dipendenza e impatto sulle fasce più fragili della popolazione.
I numeri raccontano più di una semplice curiosità folkloristica. L’espansione della cartomanzia appare come il riflesso di un bisogno diffuso di certezze in una fase storica segnata da instabilità economica, relazionale e lavorativa.
Un fenomeno che, tra economia e psicologia sociale, merita attenzione e analisi, soprattutto quando a crescere sono i numeri e ad abbassarsi è l’età di chi cerca risposte nel futuro.






















