Si è concluso con un evento di rappresentazione e racconto del lavoro fatto il percorso gratuito di alfabetizzazione in intelligenza artificiale promosso dal Comune di Quartu Sant’Elena in collaborazione con C22 Consulting.
Un laboratorio pilota volto a implementare le competenze tecniche e digitali dei giovani quartesi, e creare così un ponte tra sociale e innovazione.
Il progetto, dedicato ai diplomati disoccupati (ma anche diplomandi) tra i 18 e i 30 anni residenti a Quartu, è durato complessivamente 3 mesi.
I 10 ragazzi coinvolti hanno potuto alternare lezioni in presenza e collegamenti da remoto, con l’obiettivo di implementare le competenze digitali, con particolare riferimento all’AI Generativa, che si sta sviluppando rapidamente e altrettanto velocemente cambierà le nostre abitudini e i nostri metodi di lavoro.
Nello specifico le attività del corso hanno mirato all’introduzione all’Intelligenza artificiale, partendo dalle nozioni di base e dal suo funzionamento, nonché dalle modalità di interazione con le piattaforme di A.l. Il passo successivo ha riguardato le ricerche bibliografiche e documentali inerenti il Comune di Quartu Sant’Elena e la raccolta di documenti e informazioni per addestrare il sistema di A.I. Sono stati poi definiti gli oggetti di comunicazione, con l’identificazione dei temi principali per la narrazione del Comune e la suddivisione in gruppi tematici (cultura, eventi, storia, turismo, ecc.).
Infine le fasi di laboratorio sono state finalizzate all’utilizzo delle competenze acquisite per generare i primi contenuti, e quindi per revisionare e ottimizzare i documenti prodotti dai giovani partecipanti, che saranno poi pubblicati e diffusi.
L’evento, con la consegna degli attestati di partecipazione nello Spazio Michelangelo Pira, ha permesso di rappresentare tutto il lavoro realizzato, alla presenza del sindaco Graziano Milia, della dirigente dei Settori Servizi Sociali e Politiche generazionali Lorena Cordeddu e del Dirigente SIC-URTD e Innovazione Raffaele Cossu.
“Abbiamo dato gambe a questo progetto certi dell’importanza di sostenere la formazione dei nostri giovani, e quindi di quanto possa essere utile dare loro occasioni di crescita professionale, perché possano porsi come esperti anche in quelle materie che in pochi conoscono, anticipando quindi la concorrenza. Ne beneficiano loro in primis, ma ne beneficia tutta la comunità quartese ha commentato Milia.




















