Una fusione di “Voci d’Europa” nel vero senso della parola. Una serata memorabile che ha visto unirsi in una sola formazione, nella basilica di San Gavino a Porto Torres, il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Baviera, per la serata finale della 42esima edizione, ricca di emozioni e voglia di fare musica insieme.
Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, il 12 settembre i tre maestri Uwe Sochaczewsky, Laura Lambroni e Ciro Cau si sono alternati nel dirigere, tra applausi scroscianti, lo spettacolare ensemble, che dalle note sublimi dell’Ouverture del Flauto Magico di Mozart eseguita per sola orchestra ha dato vita a un’esaltante amalgama di armonie strumentali e vocali, sublimando opere senza tempo di Mozart e Mendelssohn. Nel ruolo di solista il baritono Michele Barria.
«Per me è un grande piacere essere qui alla Basilica di San Gavino, in una cornice che ha circa mille anni di storia – ha affermato Sochaczewsky – e ho pensato che questa acustica meravigliosa era così anche mille anni fa. Questo progetto è nato e si è sviluppato a un migliaio di chilometri di distanza, o forse più, e ognuno di noi ha lavorato separatamente dall’altro, fin quando non siamo arrivati qui e abbiamo messo le cose insieme, ed è stato magnifico. Io sono un convinto europeista: non ci sono tedeschi, non ci sono italiani, quindi, quando ci troviamo qui a Voci d’Europa tutto questo scompare e ci troviamo come un’unica voce».
Nelle parole del direttore artistico del festival, Laura Lambroni: «Questa serata è stata la sublimazione dello spirito più profondo di Voci d’Europa, che si concretizza nella diffusione e la divulgazione della musica corale all’insegna dello scambio di culture, di esperienze e opportunità di creare reti internazionali che arricchiscano l’animo di tutti».
A fine serata, la presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, al fianco della presentatrice Valentina Sanna, ha conferito le targhe di partecipazione ai rappresentanti delle tre formazioni artistiche, e quindi al vicesindaco di Porto Torres, Alessandro Carta, in rappresentanza del comune assieme all’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco.
«È da considerare che l’espressione “Voci D’Europa” è stata utilizzata da noi quando ancora l’Europa unita non esisteva – ha assicurato la presidente Simile –. Quindi, dal lato musicale, siamo stati lungimiranti perché a noi faceva piacere che si realizzasse la Comunità europea, e in noi non è mai venuta meno quella volontà di superare confini e generazioni».






















