In questi giorni è stata lanciata su change.org, una nota piattaforma per firmare le petizioni, una campagna intitolata “Annullare la partita Italia-Israele a Udine”.
“La cittadinanza ha il diritto e dovere morale di farsi sentire – si legge nella descrizione –. Non possiamo accettare che lo sport venga usato per normalizzare i crimini. Ospitare questa partita significa rendersi complici”.
Mentre a Gaza migliaia di civili vengono uccisi, tra cui donne e bambini, l’Italia si prepara ad accogliere la nazionale israeliana per una partita contro l’Italia, il 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine.
Questa decisione è stata voluta direttamente dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, attraverso il Prefetto di Udine e in accordo con la FIGC. Il Comune, purtroppo, non ha voce in capitolo, poiché lo stadio è gestito dalla società Udinese Calcio.
Tuttavia, la cittadinanza ha il diritto e il dovere morale di farsi sentire. Non possiamo accettare che lo sport venga usato per normalizzare i crimini.
L’Italia ha già giustamente preso posizione contro l’aggressione russa, anche sospendendo le relazioni sportive. Ora deve fare lo stesso con Israele. Ospitare questa partita significa rendersi complici.
Anche il Presidente della Repubblica ha espresso giudizi duri sull’immoralità delle azioni di Israele.
Che rispetto dimostriamo verso le vittime, se accogliamo a braccia aperte la squadra di uno Stato che bombarda civili e ospedali? Chiediamo che la partita Italia–Israele venga annullata.
Ecco dove firmare contro la partita di calcio
























