a Sardegna punta a strappare un accordo con lo Stato prima dell’approvazione della manovra di bilancio nazionale sulla cosiddetta vertenza entrate, ossia il braccio di ferro sul credito che la Regione rivendica da Roma, circa un miliardo e 700 milioni, mentre il governo punta al ribasso, con l’ipotesi della restituzione di 800 milioni in dieci anni.
“Questa mattina insieme all’assessore del Bilancio e Programmazione Giuseppe Meloni abbiamo incontrato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti per avviare il percorso che dovrà portarci alla chiusura dell’accordo finanziario tra Stato e Regione. L’incontro con il ministro Giorgetti è stato orientato alla collaborazione e alla ricerca di una soluzione condivisa. Ci siamo dati tempistiche molto strette, legate alla manovra che il Governo sta discutendo e continuerà a discutere nelle prossime settimane. Il confronto non ha riguardato solo la vertenza entrate e il capitolo 1.200, ma anche il nodo dell’insularità e un tema che coinvolge tutte le Regioni a statuto speciale: il mancato gettito del 2025. Dentro queste direttrici abbiamo iniziato a ragionare per trovare un punto di caduta.
Ci sono buoni presupposti, che dovranno essere confermati dai nostri tecnici mentre definiscono il quadro numerico. L’obiettivo è chiaro: costruire basi solide anche per il futuro. Chiudere la vertenza in tempi rapidi è essenziale per dare stabilità alla programmazione dei prossimi anni. La nostra determinazione è massima, serve per offrire risposte concrete ai sardi e per poter utilizzare le risorse disponibili senza ulteriori ritardi”, afferma il Presidente Todde sui social.






















