Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia Sardegna e consigliere nazionale: «Siamo vicini a Barbara Mura che trasforma il suo lutto in un appello per salvare altri giovani»
«La dolorosa vicenda della signora Barbara Mura di Porto Torres (Sassari) è nota dalle cronache – dichiara Barbara Figus – Anziché ripiegarsi sul proprio dolore ha deciso di informare le altre famiglie, in particolare testimoniando nelle scuole, circa il dramma che ha causato due anni fa la morte del proprio figlio 18enne. La signora Barbara chiede un intervento da parte delle istituzioni perché sia modificato il sistema di vendita di psicofarmaci, sempre più facili da reperire grazie alla falsificazione delle ricette trascritte al computer, pratica che pare purtroppo oggi molto diffusa tra i giovani e giovanissimi.
Ci rendiamo conto però che si tratta non solo di intervenire in modo da impedire l’accesso agli psicofarmaci – aggiunge la Figus – Urgente e indispensabile è piuttosto anche proporre ai nostri ragazzi modelli di vita sani, consentire loro di misurarsi con i propri sogni e progetti certi di una prospettiva che possa alimentare in loro la fiducia e il coraggio necessari per fare fronte alle difficoltà inevitabili ma superabili.
Il Popolo della Famiglia esiste e si batte proprio per essere accanto, uniti nella stessa battaglia, a sostegno delle famiglie, in particolare quelle più provate dai molteplici e sempre più frequenti drammi che la cultura mortifera odierna propina ai nostri figli. Il cuore dei giovani è aperto e pronto ad accogliere con gratitudine la generosa testimonianza della signora Barbara Mura, ora siano le istituzioni a fare la loro parte».






















