Il primo sentiero della Sardegna totalmente accessibile alle persone con mobilità ridotta e ipovedenti compie il suo primo anno di attività.
E’ stato realizzato nel parco Seleni, a Lanusei, in Ogliastra: un polmone verde sempre molto frequentato durante l’anno ma che ha il picco di visitatori durante la primavera e l’estate.
Il percorso ad anello nel bosco di lecci ad alto fusto, che garantiscono sempre una temperatura piacevole anche nelle giornate calde d’estate, è di poco più di un chilometro e consente di procedere in sicurezza, anche in carrozzina e o per le persone con un deficit visivo.
La vera rivoluzione è stata ribattezzata Àndala Segura per far subito tranquillizzare i visitatori che ci si trova in un luogo “sicuro”, appunto. È infatti un sentiero per tutti perché progettato utilizzando i criteri del ‘design for all’ ispirato a concetti come l’inclusione sociale e l’uguaglianza attraverso una serie di servizi realmente fruibili dall’utenza. Si va dai parcheggi e bagni accessibili, al percorso su fondo naturale compattato e lavorato per supportare la fruizione autonoma e assistita in carrozzina; inoltre il tragitto è costeggiato da pali cordati che servono da corrimano e – in alcuni tratti – da pali batti-bastone per la fruizione autonoma delle persone con deficit visivo. Completano il progetto i supporti tattili (braille, cartelli con le tracce e icone-pittogrammi tattili in rilievo) e tag NFC per la lettura assistita con dispositivi portatili. Inoltre c’è a disposizione una carrozzina a trazione elettrica con allestimento off-road. Per noleggiarla basta contattare i ragazzi della cooperativa La Nuova Luna che gestisce il parco archeologico e il supporto viene messo a disposizione.
Soddisfatto del progetto e della sua evoluzione in questi primi dodici mesi il sindaco di Lanusei Davide Burchi. “Abbiamo la fortuna di essere nati ereditando la bellezza, quella ambientale e culturale, la bellezza del poter vivere bene con poco. Abbiamo però ovviamente la responsabilità di cercare di migliorare e di rendere fruibile per tutto questo patrimonio”, ha detto il primo cittadino. “Quindi realizzare questo sentiero, che è già per noi un luogo di grandissimo pregio, è certamente un punto d’arrivo ma anche di partenza perché cercheremo di sviluppare ancora meglio i servizi e le potenzialità dell’area”.
Il percorso nel parco cittadino è nato dalla sinergia tra diversi attori: Gal, Comune e Agenzia Forestas. “Il bilancio è assolutamente positivo. Intanto c’è il grande rispetto da parte dei fruitori, un senso di civiltà e di rispetto per il lavoro compiuto. E poi e soprattutto è un percorso per tutti: disabili e normodotati. Speriamo che i numeri aumentino perché sono numeri di persone che rispettano l’ambiente e rispettano la bellezza”, aggiunge Burchi. Un progetto virtuoso che potrà essere imitato e implementato anche altrove. “Ci fa piacere avere fatto gli apripista in Sardegna. E’ una battaglia di civiltà che affrontiamo molto volentieri”, rimarca l’assessora comunale all’Ambiente di Lanusei Maria Tegas che racconta come il percorso abbia brillantemente superato i “test d’uso” del regolamento regionale per la sentieristica, svolto con le locali associazioni del settore delle disabilità.
Positivo anche il giudizio dei fruitori: “Veniamo tutti i giorni – spiegano tre donne che percorrono il sentiero abitualmente – Questo è davvero un paradiso. La buona politica passa per progetti come questi, davvero vicini alla gente”, scrive Luca Urgu per l’Ansa.






















