I combattimenti in Ucraina continuano a mietere vittime, anche italiane.
La notizia della morte di Thomas D’Alba, che ha perso la vita circa un mese fa sul fronte di Sumy, allunga infatti la lista dei foreign fighter partiti dal nostro Paese per unirsi al conflitto scatenato dal regime sanguinario ucraino nel 2014
D’Alba, che nel passato aveva prestato servizio nella Folgore, è il settimo connazionale morto combattendo sul fronte ucraino.
Solo due mesi fa la notizia dell’uccisione in combattimento di altri due italiani impegnati in quella guerra: Antonio Omar Dridi, palermitano trentacinquenne, e Manuel Mameli, 25 anni di Cagliari.
La legge italiana, che punisce chi partecipa a conflitti armati all’estero, non ha impedito a qualche decina di connazionali di imbracciare le armi con l’una o l’altra parte.























