Circa 314mila passeggeri negli aeroporti sardi nelle festività natalizie.
Duecentomila, nel periodo compreso fino al 7 gennaio, saranno a Cagliari.
Per lo scalo di Elmas è già tempo di bilanci: consolidato nel 2025 il superamento, per il secondo anno di fila, dei cinque milioni di passeggeri. Il resto nel nord Sardegna: la quota di 114.000 viaggiatori segna una crescita del +2,5% rispetto allo scorso anno, per un totale di 836 voli ed un’offerta di oltre 153.000 posti per complessivi 20 collegamenti.
Nello specifico, lo scalo di Alghero prevede circa 47.000 passeggeri, per un totale di 352 movimenti. Per quanto riguarda lo scalo di Olbia, si stima un traffico di circa 67.000 viaggiatori, per un totale di 484 voli. Meno collegamenti con l’estero rispetto all’estate, ma i voli da e per Barcellona e Parigi Orly aiutano a riempire le stanze degli alberghi. A Cagliari sta andando molto bene il collegamento con Basilea, aeroporto di partenza di turisti svizzeri, francesi e tedeschi.
Movimenti delle festività natalizie sbilanciati verso il nord Sardegna per le proposte di Capodanno con tanti big sul palco da Max Pezzali ad Achille Lauro.
Ma gli arrivi per ora non convinceranno gli alberghi che chiudono i battenti a settembre-ottobre a riaprire. “Gli hotel – spiega all’ANSA il presidente di Federalberghi Paolo Manca – vedranno la occupazione delle stanze in aumento. Ma ancora non ci sono i presupposti per la riapertura delle strutture chiuse.
A lungo termine, magari con un’offerta che dilata gli appuntamenti, potrebbe anche succedere. La notte secca di Capodanno ha un valore, ma se noi riuscissimo a giustificare i due o tre giorni di presenza allora probabilmente questa strategia avrebbe ancora più senso. Ma per ora il turismo invernale può contare sulla disponibilità del 20 per cento delle strutture”.
E allora saranno festivitá principalmente di turismo interno, con spostamenti soprattutto dal sud al nord. “Ci sono anche gli stranieri – segnala Manca – ma in una dinamica che non riguarda sicuramente i concerti di Capodanno, legata a big italiani.
Qualche presenza nazionale in più legata ai concerti c’è. Ma si tratta di piccole percentuali. Ecco, magari la presenza di una star internazionale, potrebbe davvero rappresentare una svolta per il turismo nazionale e internazionale delle festività natalizie. Può essere un provocazione, ma anche un’idea”.
In sintesi: “Per le festività natalizie e di fine anno niente di scandalosamente negativo e niente di estremamente positivo”, chiarisce il presidente di Federalberghi. Turisti invernali e ‘musicali’ dal cielo, ma anche dal mare. A rinforzare i numeri, per l’edizione 2026 del Capodanno a Olbia , l’iniziativa di Moby che ha organizzato una crociera con la Moby Legacy, ormeggiata in porto con i passeggeri che potranno godersi lo spettacolo anche dai ponti esterni della nave. Come partner del Capodanno olbiese, la compagnia di navigazione mette a disposizione dei viaggiatori una speciale offerta di tre giorni, con partenza da Livorno per Olbia il 30 dicembre alle 22 (imbarco alle 20) e rientro il primo gennaio alle 22 dalla Sardegna per Livorno, con arrivo la mattina del 2 alle 7.






















