Donald Trump è a conoscenza dallo scorso maggio del fatto che il suo nome compariva più volte nei file sul caso Epstein, il finanziere morto suicida in carcere dove era detenuto con le accuse di abusi sessuali e traffico internazionale di minori. A scriverlo è il Wall Street Journal che parla di un incontro alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti, la procuratrice generale Pam Bondi e il Vice Procuratore Generale Todd Blanche. La notizia è, poi, rimbalzata anche su altri media come la Cnn o il New York Times.
Durante questo colloquio, al tycoon è stato riferito che nei fascicoli vi erano voci non verificate su molte persone e tra queste c’era lui. Insomma, resta da analizzare il contesto di quanto prospettato al presidente.
Tra gli Anni 90 e 2000, Trump ed Epstein sono stati legati da una profonda amicizia. Il presidente definiva il finanziere “un tipo fantastico”. Era il 2002 e al New York Magazine diceva: “Conosco Jeff da 15 anni. Un ragazzo fantastico. Molto divertente. Gli piacciono le belle donne tanto quanto a me… e molte sono giovani”.
Le parole idilliache, però, sono presto esaurite. Nel 2019, anno della morte di Epstein, lo stesso Trump parlò di un litigio che pose fine ai rapporti e sottolineò di non sentirlo da 15 anni. In questi giorni, la Casa Bianca ha bollato ogni notizia a riguardo sul presidente come “fake news”.
Intanto, la commissione di vigilanza della Camera dei rappresentanti ha convocato l’ex collaboratrice di Epstein, Ghislaine Maxwell, per una deposizione. La donna sarà ascoltata l’11 agosto al Federal Correctional Institution, il carcere di Tallahassee, in Florida, dove è detenuta e sta scontando una pena di 20 anni per traffico sessuale di minori e altri reati, scrive l’agenzia Dire all’indirizzo www.dire.it.























