Toc Toc, c’è qualcuno? Si oggi 18 novembre, con dieci giorni di ritardo ci sono e protesto!
Questo potrebbe essere il tema che ormai sta “sconvolgendo” la politica calasettana, con una durissima protesta, ovviamente è ironico, da parte di un provocatore di professione, tal Francesco Nocco, giovane censore e sicuramente con una ricca disponibilità economica per viaggiare spesso tra l’Ucraina e Germania.
Dopo la sfuriata, un pò ridicola, del buffo giovane censore, oggi arriva la presa di posizione nei social di tal Dafne Mercenaro, farmacista di Calasetta ma soprattutto consigliera comunale dell’opposizione che ha avuto l’ardire di protestare contro l’Amministrazione comunale a 10 giorni dall’evento contestato.
Si, ci sono voluti dieci giorni, per capire che sarebbe stato utile, protestare contro l’Amministrazione a cui si fa opposizione, ma almeno ha battuto un colpo.
Il post pubblicato sui social recita tra le altre cose: “L’amministrazione di Calasetta è la più orribilmente libertaria che si possa immaginare. La brama di libertà, li costringe ad esplorare quali siano le nobili motivazioni, che hanno spinto due governi guerrafondai, ad invadere e sterminare intere popolazioni di civili, in Ucraina e Palestina.

Ancora: “Secondo la nobile tesi dell’amministrazione, dovremmo interpellare i portavoce dei vari signori della morte, responsabili di aver annegato nel sangue migliaia di innocenti, ed offrirgli un palco su cui tenere comizi esaltando le proprie ragioni per aver sterminato intere popolazioni”.
Ma va oltre con toni censori e antidemocratici: “La maggior parte delle democrazie stabilisce limiti alla libertà di espressione quando questa incita direttamente alla violenza, diffama o fomenta l’odio”.
Cara farmacista Calasettana, ben svegliata, capisco che fare opposizione sia durissimo e snervante, ma svegliarsi con dieci giorni di ritardo e attaccare la presentazione di due libri con l’accusa di incitare alla violenza e fomentare all’odio è del tutto ridicolo e meschino.
Dafne Mercenaro, torni a dormire per altri 10 giorni, poi se vuole le invio il mio libro, così se lo legge e magari rimangia le minchiate scritte per fare un pò di ridicola campagna elettorale da quattro soldi.
di Simone Spiga























