“L’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati ma il riconoscimento del nuovo stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro”. Le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani rimbalzano dal Consiglio Nazionale di Forza Italia e immediatamente l’opposizione lo attacca. Perché la Palestina, con l’OLP, ha riconosciuto Israele nel 1993, con gli accordi di Oslo.
“Ma cosa dice Tajani? Il nostro Ministro degli Esteri sa di cosa parla?”, scrive in una nota Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd. “È Israele semmai che deve riconoscere la Palestina, ponendo fine all’occupazione illegale dei suoi territori. A far saltare quegli accordi è stato Netanyahu e lo rivendica. Dire quindi ora che serve il ‘mutuo riconoscimento’ vuol dire che si aspetta che lo decida il criminale Netanyahu. Cioè, mai. Potete scegliere di stare dalla parte sbagliata della storia, ma non potete riscriverla con le ipocrisie e le menzogne. Tutto questo è inaccettabile”.
“Qualcuno spieghi a Tajani che l’Autorità nazionale palestinese riconosce già Israele, da tempo”, dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. “Ogni giorno riceviamo messaggi disperati di persone che a Gaza sono a un passo dalla morte. Ogni giorno vediamo le immagini dei bambini ridotti a scheletri per la fame. Ogni giorno il grido che arriva dalla Striscia chiede aiuti sufficienti e la fine del massacro – denuncia Boldrini -. Il senso di impotenza che molti di noi provano è immenso e si associa alla rabbia verso quei governi che potrebbero fare qualcosa e non la fanno, che potrebbero smettere di mandare armi a Israele e non lo fanno, che potrebbero mettere le sanzioni a Netanyahu e al suo governo e non lo fanno, che potrebbero votare per l’invio dei caschi blu dell’Onu e non lo fanno”.
“La cosa più urgente da fare è salvare vite umane, porre fine al genocidio, al massacro quotidiano di persone in fila per avere qualche aiuto alimentare e al piano di annessione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania” è l’appello della deputata dem. “Questo immobilismo, appena scalfito da qualche timida dichiarazione – conclude -, è insopportabile e rende il governo italiano e tutti quei governi che non stanno facendo nulla, complici di Netanyahu e del suo criminale piano”.























