Stefano Puzzer, protagonista delle rivolte anti green pass durante il Covid, non poteva essere licenziato dall’Agenzia per il lavoro portuale di Trieste.
La Cassazione, con sentenza dell’11 settembre (n° 24996/25), ha infatti accolto il ricorso presentato dal diretto interessato con i suoi avvocati Mirta Samengo e Alessandra Devetag nei confronti della sentenza della Corte di appello di Trieste depositata l’11 aprile 2024.
Quest’ultima aveva rigettato il ricorso di Puzzer confermando la legittimità del licenziamento «disciplinare» del dipendente avvenuto il 15 aprile 2022. Ora i magistrati della Corte suprema di Cassazione si sono espressi diversamente.
Puzzer, all’epoca dei fatti, aveva deciso di non assoggettarsi all’esibizione del green pass, pur essendone in possesso (lui stesso aveva dichiarato di essere stato positivo al Covid), in aperta opposizione alle imposizioni del legislatore in periodo pandemico.

























