La Casa Bianca e il vicepremier Cinese hanno annunciato un primo “accordo commerciale” dopo i colloqui di Ginevra, i cui dettagli saranno resi noti nella giornata di domani.
Usa e Cina hanno concordato di creare un “meccanismo di consultazione” sul commercio. Lo ha annunciato il vicepremier cinese, He Lifeng. Parlando con i giornalisti a Ginevra, He ha affermato che i colloqui a porte chiuse con il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, hanno portato a un accordo sulla “istituzione di un meccanismo di consultazione” per allentare le tensioni commerciali. Il rappresentante cinese per il commercio internazionale, Li Chenggang, ha spiegato che il meccanismo consentirà “scambi regolari e irregolari sulle questioni commerciali”.
Gli Stati Uniti e la Cina hanno compiuto “sostanziali progressi”. Dalle parole del segretario al Tesoro Scott Bessent e del rappresentate al commercio Jamieson Greer traspare un evidente ottimismo, confermato anche da Donald Trump. “Un reset totale negoziato in modo amichevole, ma costruttivo”, ha detto il presidente sul suo social Truth facendo eco al suo ‘negoziatore in chief’ Bessent, divenuto il volto dell’amministrazione nelle trattative commerciali.
Convinto che le cose si stiano evolvendo nel senso giusto anche il segretario al Commercio Howard Lutnick. “Siamo ottimisti. E’ molto importante per gli Stati Uniti ed è molto importate per la Cina”, ha spiegato il falco fedelissimo di Trump ai microfoni di Cnn.
Da quando è iniziato il suo secondo mandato, Trump ha imposto dazi al 145% contro il made in China e Pechino ha risposto con tariffe del 125% sui prodotti americani, creando una situazione difficilmente sostenibile. Per gli States infatti se le tariffe continuassero un periodo prolungato a tale livello il rischio sarebbe quello di scaffali vuoti e rincari dei prezzi, mentre per la Cina il pericolo sarebbe quello di un ulteriore indebolimento della sua economica.
Prima del disgelo svizzero, il presidente americano ha aperto alla possibilità di dazi alla Cina all’80% nel tentativo – secondo indiscrezioni – di facilitare il lavoro di Bessent nel cercare di rilanciare le relazioni commerciali e spuntare un accordo con cui Pechino riduca le tariffe contro il made in America. I contenuti delle trattative a Ginevra, avvenute nella residenza dell’ambasciatore svizzero alle Nazioni Uniti, non sono chiari. Al termine degli incontri – durati otto ore sabato e sette ore domenica – la delegazioni americana ha informato il presidente, al quale spetta l’ultima parola su ogni accordo commerciale, in particolare su una possibile intesa con la Cina considerata la maggiore antagonista degli Stati Uniti.
























