Quindici reti da pesca posizionate illegalmente nell’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, nei pressi di Capo San Marco sono state sequestrate dalla polizia di Oristano.
L’intervento è stato effettuato dalla squadra Acque Interne dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Oristano che durante un pattugliamento a bordo dell’unità navale Blob 50 ha individuato sul fondale marino l’attrezzatura da pesca non segnalata.
“In condizioni meteo-marittime non semplici – spiegano dalla Questura -, gli operatori hanno issato a bordo 15 reti fisse, complete di galleggianti e fune piombata, per una lunghezza totale di circa 750 metri e un’altezza di 1,5 metri.
Le reti erano state posizionate a circa 10 metri dalla battigia, seguendo un andamento a serpeggiamento, con l’evidente intento di massimizzarne l’efficacia”. Il pesce pescato è stato immediatamente rigettato in mare.
“Oltre a determinare un possibile danno ambientale e la violazione dei divieti previsti a tutela dell’Area Marina Protetta, l’attrezzatura da pesca costituiva un grave pericolo per la sicurezza della navigazione”, spiegano dalla polizia. Ora sono in corso le indagini per rintracciare chi le ha posizionate.
























