Con una nota inviata al Comune di Sarroch, al Comando della Polizia Locale e al Prefetto di Cagliari, il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch ha chiesto ufficialmente le dimissioni immediate dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Sarroch, Dott. Luca Tolu.
La richiesta, presentata da Giovanni Paolo Masu, disabile e sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri in congedo, in qualità di cittadino e rappresentante del Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute.
“In data 10, 11, 12 e 16 giugno 2025 e successivamente il 25 luglio 2025 sono state presentate istanze di accesso agli atti e accesso civico riguardanti dati ambientali (emissioni, certificazioni, manutenzione centraline, verbali commissioni). A tutt’oggi non è stato fornito alcun riscontro, in violazione della L. 241/1990 e del D.Lgs. 33/2013”, denuncia il Comitato.
“Il Comune non ha informato la cittadinanza dell’avvio della procedura di riesame AIA, né ha comunicato i successivi adempimenti, come richiesto dalle “Indicazioni operative VAS-VIA AIA” del MiTE, che prevede obbligo di pubblicazione di informazioni entro 30 giorni. Suddetta consultazione si è svolta dal 12 aprile al 12 maggio 2023″…”I verbali della Commissione Ambiente non sono stati resi pubblici o consegnati alla cittadinanza o ai componenti interessati, non rispettando il principio di trasparenza previsto dal D.Lgs. 33/2013 e le regolamentazioni comunali di commissioni consiliari”, prosegue la nota del Comitato.
“Il Piano di Emergenza Esterna (PEE) e il Piano di Protezione Civile comunale (PPC, approvato nel 2022) risultano formalmente disponibili online, ma non sono mai stati divulgati né spiegati alla cittadinanza, in violazione dell’art. 21 del D.Lgs. 105/2015 (Seveso III) e degli artt. 12 e 18 del D.Lgs. 1/2018 (Codice della Protezione Civile), che impongono ai Comuni non solo la pubblicazione, ma anche l’informazione preventiva e l’addestramento della popolazione sui rischi presenti e sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Tali piani rivestono un’importanza cruciale per il territorio di Sarroch, poiché inglobano scenari di rischio legati al polo industriale ad alto rischio di incidente rilevante. La mancata divulgazione ricade direttamente sull’Assessore all’Ambiente, responsabile di garantire trasparenza, informazione e tutela dei cittadini”, scrive ancora Masu.
“Le Commissioni Consiliari non sono state adeguatamente pubblicizzate: i cittadini ne vengono a conoscenza solo a posteriori ufficiosamente, senza che sia mai stato garantito il diritto a partecipare, in violazione dell’art. 36 e 37 dello Statuto comunale di Sarroch che sanciscono il diritto di accesso e l’obbligo di pubblicità delle informazioni di interesse collettivo”… “In data 16 settembre 2025 si è svolta una Commissione Ambiente alla presenza di un delegato della Saras, senza che fosse data alcuna comunicazione preventiva né successiva alla cittadinanza. Il giorno seguente, 17 settembre 2025, il Comitato ha formalmente richiesto copia del relativo verbale, ma a tutt’oggi non ha ricevuto alcun riscontro e il Comune non ha proferito nessuna comunicazione in merito alla suddetta commissione”, incalza il Comitato.
“L’Assessore all’Ambiente e il Presidente della Commissione Ambiente non hanno mai ritenuto opportuno rispondere alle richieste formali e informali dello scrivente né aprire un confronto pubblico con la cittadinanza, disattendendo l’art. 2 dello Statuto, che impone al Comune di tutelare la salute dei cittadini e garantire la protezione dell’ambiente”, denuncia il Comitato.
Per questi motivi il Comitato nella nota chiede: “Le dimissioni immediate dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Sarroch, Dott. Luca Tolu, in considerazione delle omissioni gravi nelle procedure ambientali, della mancata trasparenza e della mancata pubblicazione/gestione dei dati e atti richiesti, omettendo di informare la popolazione e venendo meno ai suoi doveri istituzionali e statutari”…”Le dimissioni immediate del Presidente della Commissione Ambiente, Dott. Gianluca Caboni, per il persistente mancato rispetto dei doveri di pubblicità dei verbali e convocazioni, per non aver esercitato un reale ruolo di vigilanza e per l’inerzia dimostrata su temi di trasparenza e salute ambientale, contribuendo a un clima di silenzio istituzionale che mina la fiducia dei cittadini”, conclude il Comitato.























