Giorni di preparativi a San Teodoro (Ss) per la decima edizione del San Teodoro Jazz, festival nato nel 2016 e cresciuto fino a diventare un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di jazz provenienti da tutto lo Stivale. Dal 1 al 6 settembre, il suggestivo borgo gallurese si trasformerà in un grande palcoscenico diffuso, tra spiagge, piazze, locali e luoghi simbolo della comunità, accogliendo artisti di fama internazionale, nuove promesse del jazz e un pubblico sempre più affezionato.
Una ricorrenza importante, che verrà celebrata con un programma ricchissimo: sei giorni di concerti, jam session, laboratori per bambini, mostre, incontri e momenti di condivisione, in perfetto stile San Teodoro Jazz. Il festival, diretto dal clarinettista Matteo Pastorino, mantiene salda la sua identità: apertura, ricerca, valorizzazione del territorio e costante attenzione alla sua preziosa comunità.
In programma i concerti di Kurt Rosenwinkel, Dayna Stephens, Paloma Pradal, Matteo Pastorino, Federico Milone, Emanuele Filippi, Carol Mello, il debutto del STJ Contest per giovani talenti, il laboratorio “Musichiamo?” per bambini, le mostre firmate URBURNERS e Gianluca Vassallo, e le imperdibili jam session sotto le stelle della Gallura.
«Se ripenso alla prima edizione, sembra ieri, e invece siamo qui, con dieci anni di musica, incontri, emozioni e un cammino che ha trasformato un’ambiziosa idea in una realtà viva, partecipativa, e in continua evoluzione», spiega il direttore artistico Matteo Pastorino. «San Teodoro Jazz compie dieci anni, e non è solo un numero tondo da celebrare. È una tappa simbolica, il segno che qualcosa ha messo radici: un festival che ha saputo crescere insieme alla sua comunità, portando il jazz tra le vie del borgo, nelle spiagge, nei locali, nel cuore e negli occhi delle persone. In questi anni abbiamo coltivato una visione artistica chiara: dare spazio alla musica autentica, alla ricerca, al rischio creativo. Abbiamo creduto nei giovani talenti, soprattutto in quelli nati e cresciuti nella nostra terra, ma anche nei grandi nomi internazionali capaci di entrare in dialogo con il nostro contesto unico. E oggi possiamo dire con orgoglio che San Teodoro è diventato un punto d’incontro: per i musicisti, per il pubblico, per chi la musica la vive come passione, come professione, come esperienza collettiva. La decima edizione sarà un viaggio tra memoria e futuro. Torneremo nei luoghi simbolo del festival – piazza Gallura, le spiagge dell’Isuledda, di Cala d’Ambra, di Lu Impostu – e rinnoveremo l’energia delle jam session notturne nei locali del centro. Ma ci saranno anche nuove tappe, nuove collaborazioni, nuove sonorità, perché il jazz – come questo festival – è movimento, trasformazione, contaminazione e ascolto reciproco. Tra le novità di quest’anno, siamo felici di annunciare la nascita dello STJ Contest, un’opportunità per i giovani musicisti dei Conservatori sardi di presentare il proprio progetto dal vivo, con in palio una registrazione professionale e un ingaggio nelle prossime edizioni. Dedicheremo anche una giornata ai più piccoli, con “Musichiamo?”, un laboratorio per bambini curato da Sara Cuzzopoli. Siamo particolarmente orgogliosi di avviare una nuova e significativa collaborazione con il Museo MAST, che arricchirà il festival con un dialogo tra musica, storia e territorio. E rinnoviamo con entusiasmo la consolidata collaborazione con il Cala d’Ambra Music Festival, che quest’anno firma insieme a noi l’anteprima del San Teodoro Jazz, rafforzando quel tessuto culturale locale che vogliamo continuare a far crescere. Ringraziamo chi ha reso possibile tutto questo: gli artisti, lo staff, le istituzioni, gli sponsor e soprattutto il pubblico. Chi ci segue da anni e chi scoprirà quest’anno, magari per caso, cosa succede quando un paese intero si mette in ascolto. San Teodoro Jazz non è solo un festival. È un momento di appartenenza, di condivisione, di bellezza. E allora, pronti a spegnere queste dieci candeline e buon San Teodoro Jazz a tutti!»
Lunedì 1 settembre – L’anteprima sulla spiaggia di Cala d’Ambra
La decima edizione di San Teodoro Jazz si aprirà lunedì 1 settembre alle 20.30 con un’anteprima in riva al mare all’Esagono, sulla spiaggia di Cala d’Ambra, in collaborazione con il Cala d’Ambra Music Festival e l’Associazione La Jacia. Il pubblico sarà accolto da una BluNotte (appuntamento che il Cala d’Ambra Music Festival organizza tutti i lunedì fino a settembre) tra musica e jam session, in un’atmosfera suggestiva e informale, sotto il cielo stellato e a pochi passi dalle onde. Un inizio poetico e coinvolgente, con una jam session a sorpresa, per dare il via a una settimana intensa di musica e condivisione.
- Martedì 2 settembre – Il festival “decolla” dall’Aeroporto Olbia Costa Smeralda
La giornata di martedì (2 settembre) inizierà all’Aeroporto Olbia Costa Smeralda (alle 11.30) con il STJ Experiment con Matteo Pastorino ai clarinetti, Paolo Corda alla chitarra e Juri Altana alla batteria. Un’esibizione musicale in una location inusuale che sorprenderà i viaggiatori e darà un assaggio del festival a chi arriva in Gallura.
Alle 18 al MAST – Museo Archeologico di San Teodoro, verrà presentata ufficialmente la decima edizione del festival, accompagnata dall’inaugurazione della mostra antologica curata dal collettivo URBURNERS, che ripercorrerà i momenti salienti delle edizioni precedenti.
Un’ora più tardi (alle 19) il Porto di San Teodoro si animerà con il concerto della DisOrchestra, una big band composta da 15 giovani musicisti sardi e diretta da Raffaele Puglia. Con un repertorio che mescola jazz, pop e arrangiamenti originali, il gruppo proporrà uno spettacolo vivace e moderno, all’insegna della creatività e dell’autoproduzione. La giornata si chiuderà alle 22.30 con una jam session presso La Posta, dove musicisti e appassionati si ritroveranno per suonare insieme.
- Mercoledì 3 settembre – Il Jazz spiegato ai bambini e il quintetto di Matteo Pastorino
La mattina di mercoledì sarà dedicata ai più piccoli con il laboratorio musicale “Musichiamo?”, curato da Sara Cuzzopoli presso la sede del MAST – Museo Archeologico di San Teodoro. Un viaggio ludico e creativo nel mondo del jazz, pensato per bambini dai 7 anni in su, tra body percussion, giochi motori, strumenti Orff e improvvisazione. Le attività si svolgeranno in due sessioni (mattina dalle 10.30 alle 12.30 e pomeriggio dalle 16 alle 18) e saranno gratuite grazie al sostegno dell’Associazione STJ. Il laboratorio è pensato per bambini dai 7 anni, con un massimo di dieci partecipanti. Attraverso il gioco i piccoli partecipanti scopriranno che tutti siamo musicali e che tutto suona. L’attività è gratuita con iscrizione obbligatoria su santeodorojazz.com o via email all’indirizzo [email protected].
Nel tardo pomeriggio, alle 18.30, la biblioteca del MAST verrà inondata di suoni e suggestioni, grazie all’atteso concerto del Matteo Pastorino Quintet. Al fianco del clarinettista teodorino – tra le voci più fresche e innovative della scena jazz europea – ci saranno Cosimo Boni alla tromba, Saverio Zura alla chitarra, Dario Deidda al basso e Armando Luongo alla batteria. Un quintetto concepito appositamente da Pastorino per celebrare i dieci anni del San Teodoro Jazz, pensato come una nuova tappa del suo percorso musicale in continua evoluzione. Dopo il successo di Lightside – il suo ultimo album in quartetto, uscito la scorsa primavera per A.MA Records e accolto con entusiasmo dalla critica – l’artista presenterà composizioni originali inedite, scritte appositamente per questa formazione. Un progetto in cui il clarinetto basso dialoga con la tromba e in cui la chitarra elettrica sostituisce il pianoforte, donando un timbro fresco e contemporaneo, sostenuto da una sezione ritmica di assoluta eccellenza. A seguire, dalle 22.30 al Kumbia, il festival proseguirà con la consueta e travolgente STJ Session, l’appuntamento notturno dedicato all’improvvisazione e alla condivisione tra artisti e pubblico.
- Giovedì 4 settembre – Dialoghi lirici tra sax, corde e jam session
La giornata di giovedì si aprirà in uno degli scenari più suggestivi della Gallura: alle 18.30 la tenuta Teo d’Oro ospiterà il concerto di Federico Milone (sax contralto) ed Emanuele Filippi (pianoforte), con il progetto “Suite for Sax & Piano”. Il duo, nato da un’intesa artistica maturata sul palco del Sounds Jazz Club di Bruxelles, proporrà un repertorio intimo e raffinato. Composizioni originali, rivisitazioni di standard jazz e improvvisazioni libere si alterneranno in un dialogo musicale elegante, che affonda le radici nella musica classica per aprirsi a un jazz contemporaneo e lirico.
Alle 21, piazza Gallura si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione per uno degli appuntamenti più attesi del festival: il concerto del Kurt Rosenwinkel Trio. Il chitarrista statunitense – tra le voci più influenti e rivoluzionarie della scena jazz internazionale – si esibirà insieme a Dario Deidda al basso e Greg Hutchinson alla batteria, dando vita a un set interamente dedicato al progetto Angels Around. Con questo lavoro, il trio esplora nuove frontiere sonore all’interno del linguaggio del jazz tradizionale, mantenendone la forma più pura ma rielaborandola attraverso una sensibilità profondamente contemporanea. Angels Around è jazz vissuto nel presente, suonato con consapevolezza, radici salde e uno sguardo sempre rivolto avanti. Dopo il successo di Reflections del 2009 – realizzato con la stessa formazione e interamente dedicato agli standard – questo nuovo capitolo conferma Rosenwinkel come uno dei maestri viventi del jazz, interprete autentico e instancabile innovatore. Accanto a lui, Dario Deidda, uno dei più stimati contrabbassisti italiani a livello internazionale, vanta oltre sessanta collaborazioni discografiche da sideman, oltre a due album da leader. Il suo suono unico e l’approccio originale al basso lo rendono il complemento perfetto per la chitarra visionaria di Rosenwinkel. Alla batteria, Gregory “Hutch” Hutchinson, unanimemente considerato uno dei grandi virtuosi della sua generazione. Batterista capace di coniugare tradizione e tecnica sopraffina, Hutchinson arricchisce ogni brano con naturalezza, precisione e creatività. La sua intesa con Rosenwinkel affonda le radici nella vibrante scena jazz newyorkese degli anni Novanta, periodo che ha segnato una vera rinascita stilistica per molti dei protagonisti del jazz contemporaneo. Una serata che promette emozioni nel segno dell’eleganza e della profondità musicale, celebrando la tradizione in chiave moderna e senza compromessi. A chiudere la giornata, a partire dalle 23, la consueta jam session al Gallo Blu, per proseguire la notte nel cuore pulsante della scena jazz teodorina.
- Venerdì 5 settembre – Brasile, flamenco e la jam session sotto le stelle
La musica proseguirà venerdì 5 settembre tra gusto e suggestioni sonore al 2B Bistrobar di Lu Impostu, dove alle 18.30 si esibirà il quartetto De Norte a Cris, con la partecipazione speciale della cantante brasiliana Carol Mello. Il progetto, ideato dal musicista Christian Ferlito, propone un viaggio musicale ispirato ai ritmi e alle sonorità del Nordest brasiliano, arricchito da influenze jazz e da brani originali. Carol Mello, ospite d’eccezione della formazione, è cantante e percussionista formatasi a San Paolo, con esperienze internazionali tra la Berklee College of Music e numerose platee europee. Sul palco porterà un set energico, intimo e poetico, in perfetto equilibrio “tra piedi per terra e sogni in volo”. Accanto a lei, in un intreccio di corde, voci e ritmi, suoneranno Christian Ferlito (cavaquinho e voce), Paolo Corda (chitarra) e Paolo Succu (batteria e percussioni), per un concerto che promette calore, colore e atmosfere sospese tra saudade e libertà.
Nel cuore di San Teodoro, piazza Gallura ospiterà più tardi due momenti imperdibili. Si inizierà alle 20.15 con il debutto del STJ Contest, concorso per giovani jazzisti provenienti dai Conservatori di Sassari e Cagliari: un’occasione per scoprire i nuovi talenti della scena isolana. A seguire (alle 21.30) salirà sul palco il Paloma Pradal Quartet. La cantante e performer francese, erede di una tradizione gitana e spagnola, presenterà uno spettacolo vibrante che fonde flamenco, groove, jazz e teatro, con Pity Cabrera al pianoforte, Roman Labaye al basso e Edouard Coquard alla batteria. Con una presenza scenica travolgente, Paloma incanterà il pubblico con voce, danza e poesia, in un mix che ha conquistato festival e palchi internazionali. La serata proseguirà con la jam session alle 23 al Gallo Blu.
- Sabato 6 settembre – Un tramonto mediterraneo e il gran finale newyorkese
L’ultima giornata del festival (sabato 6) si aprirà con un concerto sulla spiaggia dell’Isuledda: alle 18.30 protagonista sarà il chitarrista sardo Marcello Zappareddu con un set in solo tratto dal suo nuovo album “Third Floor”. Tra sonorità mediterranee, influenze classiche e jazzistiche, Zappareddu condurrà gli spettatori in un viaggio sonoro intimo e contemplativo, in perfetto dialogo con il paesaggio naturale.
Il gran finale si svolgerà in Piazza Gallura con il concerto alle 21 del Dayna Stephens Trio, che vedrà sul palco il celebre sassofonista statunitense accompagnato da Domenico Sanna al pianoforte, Mikailo Kasha al contrabbasso e Francesco Ciniglio alla batteria. Nato a Brooklyn e cresciuto nella Bay Area, Stephens è oggi una delle voci più autorevoli del jazz contemporaneo. Dopo anni di tournée internazionali e collaborazioni con artisti come Kenny Barron e Julian Lage, porterà a San Teodoro il suo inconfondibile stile lirico, intenso e melodico. La serata proseguirà con l’ultima jam session notturna al Gallo Blu (dalle 23), per concludere con energia e passione questa straordinaria decima edizione.
- Le mostre
Accanto ai concerti, due mostre arricchiranno il programma nei giorni del festival: l’antologica sul decennale di STJ curata da URBURNERS dal primo al 7 settembre al MAST e “Inventario Stagionale, Catalogo Umano di una Comunità Mobile” di Gianluca Vassallo, in via del Tirreno 17 a San Teodoro.























