Film di famiglia e memorie audiovisive private. Se ne parla a Cagliari agli Home Movie Days: tre giorni densi di presentazioni, proiezioni e discussioni, sabato 18 e domenica 19 ottobre alla Cineteca Sarda (in via XX Settembre 20) e lunedì 20 ottobre online (sulla piattaforma Zoom), sulla salvaguardia archivistica e valorizzazione in ambito culturale e artistico di questi preziosi documenti filmici. L’iniziativa, alla sua terza edizione, è ideata e promossa dall’associazione Re-framing home movies / Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private APS, e realizzata, con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, in collaborazione con la Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari.
La manifestazione gode degli auspici della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission e del patrocinio della Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari – Sapienza Università di Roma.
Animano le tre giornate restauratori, archivisti, accademici e i rappresentanti di alcuni tra i più importanti archivi di film di famiglia e amatoriali di diversi Paesi: Francia, Italia, Paesi Baschi, Grecia, Lettonia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti. Un’occasione da non perdere per appassionati di film di famiglia, archivisti, registi e artisti, studiosi e studenti.
Il nome della manifestazione si riallaccia all’Home Movie Day promosso a partire dal 2003 dal Center for Home Movies americano. “Il cuore dell’iniziativa, e della strategia culturale perseguita dall’associazione Re-framing home movies APS in tutti i suoi progetti, è il passaggio dal considerare questi materiali come materiali “orfani”, in quanto tali da considerarsi “trovati” (found footage), a materiali cercati e recuperati consapevolmente e attivamente – salvaguardati attraverso processi archivistici e strategie di ricerca specifiche – da valorizzare e rendere pubblici in vari ambiti e/o da rielaborare creativamente tenendo presenti le questioni tecniche, etiche, estetiche e culturali che questi materiali audiovisivi sollevano”, sottolineano i coordinatori dell’associazione Re-framing home movies, Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, presenti dagli scorsi giorni nel capoluogo sardo per un altro progetto dell’APS, realizzato con e alla Cineteca Sarda di Cagliari, nonché in una seconda fase a Venezia: Re-framing home movies #4 / Riuso creativo del patrimonio filmico amatoriale e famigliare, un’articolata iniziativa tra formazione e produzione per artisti emergenti under 36, realizzata con il sostegno del MiC e di SIAE, programma “Per Chi Crea”.
Tre le sezioni degli Home Movie Days in programma nei tre giorni tra sabato 18 e lunedì 20 ottobre: Pratiche d’archivio, in apertura di giornata dalle 11 alle 13, per l’approfondimento e la condivisione di esperienze e metodologie archivistiche messe a punto a livello italiano e internazionale; Not/Found/Footage, dalle 15 alle 17, sull’analisi critica dei fondi archivistici di film di famiglia e amatoriali; Microstorie, dalle 18 alle 21, dedicata alla presentazione di alcuni volumi di recente pubblicazione in Italia e all’estero, con abbinata ad ogni testo la proiezione di un film.
Nell’ambito della manifestazione, gli spazi del laboratorio di restauro e digitalizzazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, ospitano già da venerdì 17 e fino a domenica 19 ottobre un workshop sul processo di digitalizzazione delle pellicole in formato ridotto, a cura di Luca Portas, responsabile del laboratorio. All’interno del workshop per 10 partecipanti si terrà una masterclass del filmmaker, archivista e saggista americano Ross Lipman, presente anche nella sezione Microstorie, nella serata di domenica, 19 ottobre.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
> pratiche d’archivio
> dalle 11 alle 13
Sabato, 18 ottobre. nel primo dei tre incontri in agenda si presenta il modello di preservazione, archiviazione e catalogazione dei fondi di famiglia della Cineteca Basca, con un focus sulla documentazione e conservazione del materiale extra-filmico che accompagna i film di famiglia e che permette di comprendere la pratica del cinema famigliare nella sua globalità. Interviene la responsabile dell’archivio della Cineteca Basca di San Sebastian Silvia Casagrande, moderata da Karianne Fiorini.
Domenica, 19 ottobre, lo spazio di discussione è incentrato sul modello di archiviazione e catalogazione dei film di famiglia e amatoriali dell’Austrian Film Museum. Ne parla la responsabile delle collezioni di cinema amatoriale dell’istituzione museale austriaca, Stefanie Zingl, in conversazione con Karianne Fiorini.
Verrà anche presentato il recente progetto Reel Adventures, che rende accessibili al pubblico una selezione di film amatoriali e i documenti correlati quali appunti, interviste e altri materiali eterogenei.
Lunedì, 20 ottobre, in modalità online su Zoom, iscrivendosi tramite i link presenti sul sito www.reframinghomemovies.it, si presenta la piattaforma web Amorce, lanciata nel 2024 dal network di archivi francesi Diazinteregio. Interviene Stéphanie Ange (Diazinteregio), sullo sviluppo del progetto, a partire dal lancio nel 2010 del database Diaz, con le sue successive evoluzioni, sul suo utilizzo come forma di collaborazione e scambio di informazioni tra archivi, sulle caratteristiche della piattaforma e le implementazioni previste per il futuro. Su Amorce sono oggi disponibili liberamente online circa 25 mila film provenienti da 19 archivi e progetti archivistici francesi. Modera l’incontro Maria De Filippis.
> Not/Found/Footage
> dalle 15 alle 17
È la sezione dedicata a una delle iniziative che più caratterizzano la manifestazione: la presentazione da parte di tre archivi internazionali specializzati nella salvaguardia e valorizzazione dei film di famiglia, di fondi filmici da loro conservati, nell’ottica di discuterne le caratteristiche storiche, tecniche ed estetiche e di proporne forme di lettura e reinterpretazione creativa e critica. Interventi di: sabato, 18 ottobre, Luigi Cabras e Martina Mulas, archivisti della Cineteca Sarda di Cagliari; domenica, 19 ottobre, Nikos Mitrogiannopoulos, dottorando presso il Dipartimento di storia ed etnologia della Democritus University of Thrace e direttore dell’archivio Ton Anonymon di Atene; lunedì, 20 ottobre (online) Sanita Grīna, Senior Archivist al Latvian State Archive of Audiovisual Documents, National Archives of Latvia, a Riga. La presentazione, moderata dai curatori della sezione Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, sarà stimolata dalle riflessioni, domande e chiavi di lettura proposte dall’antropologo culturale dell’Università di Cagliari Felice Tiragallo sul modello della Cineteca Sarda di Cagliari, Dario Marchiori (Università di Lyon 2) sull’archivio filmico di Atene e Laurence McFalls (Università di Montréal e fondatore del progetto Open Memory Box) sull’archivio di documenti audiovisivi Lettone.
> Microstorie
> dalle 18 alle 21
In Microstorie si presentano alcuni volumi sui film di famiglia pubblicati di recente in Italia e all’estero, che sottolineano, ognuno in modo diverso, il valore di questi materiali come documenti della memoria privata, come tali suscettibili di diventare fonti per una narrazione storica che includa le esperienze, i punti di vista e la vita quotidiana degli individui e delle comunità. Ad ogni testo, presentato dall’autore in conversazione con i moderatori e il pubblico, è abbinata la proiezione di un film. Sabato, 18 ottobre, verrà presentato il volume From the Tourist’s Gaze. Holiday Home Movies as Vernacular Sources for the Ecocritical Thought (Routledge, 2025) di Pietro Agnoletto (Università degli Studi di Milano-Bicocca). Interviene l’autore, moderato da Vittoria Soddu. A seguire la proiezione di Super Paradise (Grecia-Germania, 2025, 88’), di Steve Krikris. Introducono il film Pietro Agnoletto e Vittoria Soddu.
Domenica, 19 ottobre, uno spazio intero con protagonista il restauratore indipendente, filmmaker e saggista Ross Lipman, con la presentazione del suo volume The Archival Impermanence Project. Film Restoration Poetics, Case Studies, Histories”(Sticking Place Books, 2025), moderata da Gianmarco Torri. A seguire proiezione di una selezione di cortometraggi della leggenda del cinema amatoriale americano Sid Laverents: It Sudses and Sudses and Sudses (1962, 8’); Multiple Sidosis (1970, 9’), Stop Cloning Around (1980, 15’). Introduce la proiezione Ross Lipman, che presenterà anche il suo omaggio a Sid Laverents: Three Sides of Sid (1964-2009, 11’).
Lunedì, 20 ottobre, si presenta il volume dal titolo 9.5mm Film and Participatory Media Before the Digital Age (Routledge, 2025), a cura di Annamaria Motrescu-Mayes (University of Cambridge, Department of Anthropology, Fellow of Clare Hall) e Zoë Viney Burgess (University of West London’s Public Research Institute of Screen and Music – PRISM e Wessex Film and Sound Archive, Winchester). Intervengono le autrici, moderate da Guy Edmonds (National Library of Wales Screen and Sound Archive).
A seguire la visione di una selezione di film di famiglia in formato 9,5mm Pathé Baby, a cura della Cineteca Sarda di Cagliari, provenienti dalle collezioni degli archivi membri della rete Re-framing home movies: Cineteca Sarda di Cagliari, Archivio Superottimisti di Torino, Archivio Cinescatti di Lab80 film di Bergamo, Archivio RI-PRESE di Venezia. Introducono la proiezione Luigi Cabras e Martina Mulas.
> eventi collaterali
Tra riflessioni teoriche e pratica di laboratorio, il workshop “Il processo di digitalizzazione delle pellicole in formato ridotto” (da venerdì 17 a domenica 19 ottobre), a cura del responsabile del laboratorio di restauro e digitalizzazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, Luca Portas, consente di mettere a fuoco alcune problematiche di base del processo di digitalizzazione e preservazione digitale delle pellicole in formato ridotto. Al suo interno la masterclass di Ross Lipman dal titolo “The Restoration and Non-restoration of Home Movies and Small Gauge Film”: mentre il valore culturale dei film di famiglia e del cinema amatoriale emerge in maniera sempre più evidente, e la tecnologia diventa sempre più accessibile ed economica, gli archivisti si trovano di fronte a questioni che non sarebbero sembrate possibili in precedenza. Le opere cosiddette “amatoriali” devono beneficiare degli stessi processi di restauro che sono utilizzati da forme di cinema più riconosciute quali il cinema di finzione o il cinema documentario? Questa masterclass presenta una dettagliata discussione – anche attraverso la presentazione di molteplici estratti e casi di studio – dell’opportunità o meno di applicare processi di restauro, riparazioni o modifiche ai film di famiglia e al cinema amatoriale.
L’esposizione Le attrezzature del cinema amatoriale
Nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 ottobre gli Home Movie Days 2025 ospitano anche una esposizione dedicata alle attrezzature e tecnologie del cinema amatoriale in pellicola (1923-1990), a cura della Cineteca Sarda.





















