Si sono ritrovati in centinaia sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari i comitati, movimenti e associazioni che lottano per la riconversione della fabbrica Rwm di Domusnovas che produce bombe.
Una manifestazione annunciata anche alla luce delle ultime notizie relative alla produzione, nello stabilimento del Sulcis che fa capo alla tedesca Rheinmetall, di droni leggeri, cosiddetti ‘kamikaze’, in collaborazione con collaborazione con l’israeliana Uvision Air.
I portavoce della protesta hanno chiesto un incontro al presidente dell’Assemblea, ai capigruppo e alla presidente Alessandra Todde.
“Ma non siamo stati ricevuti: ci hanno detto che non c’erano le condizioni per poter trattare l’argomento”, ha spiegato Giacomo Meloni della Confederazione sindacale sarda, che ha organizzato il sit-in insieme al comitato per la riconversione della Rwm. “È un brutto segnale – spiega – La minoranza di centrodestra ha già detto chiaramente che la fabbrica non si tocca per ragioni anche occupazionali, ma è la maggioranza al governo di questa Regione che deve dare una linea politica chiara. Si deve avere il coraggio di dire che in Sardegna non si producono armi, lo hanno fatto anche Lombardia e Lazio”.






















