“Non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto in un mondo come quello del breaking, eppure ci siamo. Ho fatto causa alla Federazione italiana danza sportiva per essere stato licenziato dopo aver giudicato una gara in Russia. Gli altri colleghi Jet Leg, Mowgly, Snap sono stati squalificati e sospesi solo per aver preso parte a un evento in Russia. La situazione ha dell’imbarazzante se consideriamo tutte le indagini a carico della federazione. Mi appello al collega @kacyo a prendere una posizione e ad esprimersi su queste ingiustizie che abbiamo subito, soprattutto per i ragazzi che lui stesso per tanto tempo ha allenato ma anche sulla federazione che rappresenta. Il tempo di rimanere in silenzio facendo finta che tutto vada bene è finito”, scrive sui social Roman Froz pubblicando un video su Fb.
Sulla vicenda ha preso posizione anche il Partito Comunista che afferma:
“Roman Froz è stato licenziato dalla Federazione Italiana Danza Sportiva. La sua unica “colpa”? Aver svolto il proprio lavoro di giudice in una competizione in Russia. In un momento storico in cui ogni azione a fare da ponte tra due popoli che sono sempre stati amici dovrebbe essere esaltata, la presenza di Roman Froz in Russia è stata usata per licenziarlo, come se l’Italia fosse in guerra con la Russia, anche se l’Europa vorrebbe che fosse così.
Questo episodio rivela la deriva autoritaria che sta contagiando anche il mondo sportivo: atleti, tecnici e giudici puniti non per le loro azioni, ma per rispettare i diktat sovranazionali.
Noi siamo oggi e sempre per la PACE e contro la GUERRA.
Noi siamo dalla parte di Roman Froz “, conclude la nota del Partito Comunista.

























