Questa notte a Roma, CasaPound ha esposto uno striscione indirizzato ad Antonio Tajani, leader di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio. La scritta recita: “Tajani antifascista, amico della Salis”, un attacco diretto dopo la decisione della Commissione Affari Giuridici del Parlamento Europeo di respingere la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare all’eurodeputata di Avs. “Ilaria Salis – si legge in una nota di Cpi – eviterà il carcere grazie ai voti determinanti del Partito Popolare Europeo, la stessa famiglia politica di Forza Italia e di Tajani. Chi difende e legittima l’antifascismo militante, anche quando questo si esprime con modalità tipicamente terroristiche – aggressioni armate, compiute in branco e con brutalità vigliacca – non appartiene soltanto alla sinistra.
Le complicità e le connivenze dell’antifascismo, infatti, si estendono oltre il perimetro ideologico, trovando sostegno nelle aule dei tribunali, nelle questure, fino ai palazzi del Parlamento Europeo e, oggi, perfino all’interno del centrodestra, dove Tajani si è distinto per dichiarazioni che minimizzavano e quasi giustificavano le azioni della Salis.” “Non siamo forcaioli: che la Salis sconti o meno la pena ci interessa relativamente. Ciò che intendiamo mettere in evidenza è l’inaccettabile metodo mafioso di organizzazioni che colpiscono nell’ombra, protette da un sistema corrotto e marcio, lo stesso che ha gioito della morte di Charlie Kirk e che non ha mai abbandonato lo slogan ‘uccidere un fascista non è reato’.
Sia chiaro quindi che oggi a soffiare sul fuoco del conflitto e a garantire impunità agli antifascisti non sono più soltanto la sinistra e la magistratura politicizzata, ma un vicepresidente del Consiglio e un partito di un governo di centrodestra, che anche in questo caso ha mostrato l’ennesimo, incolmabile abisso tra proclami e realtà.”






















