La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, la programmazione delle risorse destinate al completamento e al rafforzamento della rete impiantistica regionale per la gestione dei rifiuti urbani, stanziando oltre 14 milioni di euro nel triennio 2025–2027. Il provvedimento dà attuazione all’assestamento di bilancio 2025 e si inserisce nel quadro del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, con l’obiettivo di rendere il sistema sardo sempre più efficiente, autosufficiente e capace di sostenere gli obiettivi di economia circolare, in particolare il 70% di recupero di materia, che passa in larga parte da una corretta gestione della frazione organica, la più rilevante per quantità in Sardegna.
“Stiamo investendo su infrastrutture concrete, indispensabili per superare fragilità storiche del sistema e garantire continuità del servizio ai cittadini”, afferma l’assessora Laconi. “La gestione dei rifiuti è una questione ambientale, ma anche di equità territoriale e di responsabilità istituzionale”.
Le risorse sono destinate a interventi distribuiti nei principali poli impiantistici regionali, con una visione di equilibrio territoriale e di rafforzamento delle filiere strategiche:
- 9 milioni di euro al Consorzio industriale Nord Est Sardegna–Gallura per la realizzazione della digestione anaerobica nell’impianto di Olbia, fondamentale per il trattamento dell’organico;
- 1,46 milioni di euro al Consorzio industriale di Cagliari per la realizzazione di platee coperte nell’impianto di compostaggio di Carbonia;
- 267 mila euro al Consorzio di Macomer per il ripristino funzionale dell’impianto di compostaggio;
- 4,12 milioni di euro al Consorzio industriale di Cagliari per la riconversione a biostabilizzazione dell’impianto di Capoterra, così da garantire la continuità del servizio anche durante le fermate programmate del termovalorizzatore.
“Questi interventi – sottolinea ancora l’assessora – servono a chiudere il ciclo dei rifiuti in Sardegna, riducendo le emergenze, migliorando la qualità ambientale e rafforzando la fiducia dei cittadini in un sistema pubblico che deve funzionare sempre, anche nei momenti più delicati”. Con questa delibera la Regione conferma una linea politica chiara: investire sulla programmazione, sulla prevenzione delle criticità e sulla capacità pubblica di governare il ciclo dei rifiuti, mettendo al centro ambiente, salute e servizi essenziali per le comunità.






















