Alla Sardegna serve un registro tumori aggiornato e pienamente operativo, e la presidente Alessandra Todde e la sua Giunta devono impegnarsi per “completare il percorso istitutivo, assicurarne la piena operatività ed eventualmente adottare tutti gli atti necessari alla creazione di un comitato scientifico Rtrs (Registro tumori Regione Sardegna), che svolga funzioni di indirizzo, di controllo degli standard e dei sistemi e metodi utilizzati, di valutazione della qualità e dell’uniformità nella raccolta e gestione dei dati”.
Lo stabilisce una mozione illustrata, discussa e votata oggi all’unanimità con 48 voti nell’Aula del Consiglio regionale, presentata dai consiglieri di Uniti Giuseppe Frau, Sebastian Cocco e Valdo Di Nolfo.
A quest’ultimo è stata affidata la relazione nell’emiciclo di via Roma. Il Registro tumori è stato istituito nell’Isola con la legge regionale 21 del 2012, da allora non è mai divenuto pienamente operativo, è l’assunto del documento condiviso.
Il Rtrs prevede un’articolazione di tipo federato con una struttura unitaria di coordinamento e da tre registri tumorali locali (Rtl): Nord, Sud e Sardegna centrale.
L’impianto del Rtrs non è mai stato completato, perché il registro tumori del nord Sardegna e quello della Sardegna centrale, entrambi accreditati a livello nazionale, sono già attivi e operanti rispettivamente dal 1993 e dal 2002, “mentre il registro tumori del sud Sardegna non è ancora operativo e necessita dell’accreditamento che sarebbe in fase di definizione”, sottolinea la mozione.
Gli ultimi dati certificati sulla mortalità per tumori in Sardegna sono fermi al 2021 e sono stati ricordati in Aula: i decessi sono stati nel 2021 il 33,01 per cento con 5.244 casi, diventando la prima causa di morte, in aumento del 1,01 per cento, rispetto al 32 per cento del 2020, e al di sopra della media nazionale che è il 29,4 per cento. “L’Isola è tra le pochissime regioni che non hanno operativo il Registro tumori”, è stato denunciato.
Un arricchimento alla mozione, accolta anche dal centrodestra, è arrivato dall’opposizione che con il vice capogruppo di Fdi Fausto Piga ha proposto di inserire un ulteriore impegno per la Giunta: riferire in commissione sullo stato di attuazione della mozione entro 90 giorni “per aggiungere uno step di controllo e verifica delle azioni avviate”, ha precisato.