Raphael Gualazzi, cantautore pianista e artista tra i più apprezzati del panorama italiano, è il nuovo grande nome in cartellone per la 27^ edizione del festival Abbabula. Il 12 agosto porterà sul palco di piazza Monica Moretti il suo universo sonoro impreziosito dalla presenza e dall’impatto sonoro dell’Orchestra De Carolis, realtà made in Sassari intrisa d’eleganza e ricca di storia, coprotagonista di un viaggio musicale che promette di emozionare e sorprendere.
Il talento raffinato e inconfondibile di Raphael Gualazzi e l’eleganza orchestrale dell’Ente Concerti De Carolis: collisione di magia e di intenti a illuminare e animare una straordinaria serata di musica dal vivo, concerto che rappresenta una vera e propria celebrazione della musica d’autore italiana in cui jazz, soul e classica si intrecciano in un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Ad accompagnare Gualazzi – insieme all’Orchestra De Carolis – sarà sul palco la sua band al completo con Anders Ulrich al contrabbasso, Gianluca Nanni alla batteria e Danilo Rossi (ospite speciale già prima viola del Teatro alla Scala di Milano) alla viola solista. La direzione dell’orchestra e gli arrangiamenti saranno affidati al maestro Stefano Nanni, musicista e direttore d’orchestra tra i più versatili della scena italiana. Una formazione di altissimo livello che promette di trasformare ogni nota in un’esperienza a sé.
Frutto della proficua azione di coproduzione con il Festival Dromos e della prestigiosa collaborazione con l’Ente Concerti De Carolis, il concerto è organizzato dalla Cooperativa Le Ragazze Terribili e inserito nel cartellone del Festival Abbabula. Il 13 agosto lo spettacolo sarà replicato a Neoneli nell’ambito del 26° Festival Dromos.
“Per la prima volta l’Orchestra De Carolis è parte integrante del cartellone di un festival come Abbabula – afferma la direttrice artistica Barbara Vargiu -. Siamo felici e orgogliose di aver realizzato questa fortunata connessione di intenti e d’artisti, che è solo e soltanto la dimostrazione che nel segno della qualità è possibile incontrarsi e fare in musica, insieme, anche se apparentemente appartenenti a mondi musicali differenti”.























