Quando scoppiò la guerra in Ucraina, Emanuele Fiano mi insolentiva e difendeva i suoi colleghi che mi insultavano in Parlamento e lavoravano per impedirmi di parlare. Fiano ha espresso solidarietà su Twitter con tutti i suoi colleghi deputati del PD che mi insultavano quotidianamente per le mie previsioni corrette sulla guerra in Ucraina. Quando il PD di Enrico Letta esortò la Rai a strappare il mio contratto di collaborazione con Rai Tre, Emanuele Fiano era schierato dalla parte di Letta per intimidirmi. Il mio contratto fu strappato. Io lavorai gratuitamente per Carta Bianca per una questione di principio. Quando venivo insultato, diffamato, irriso, ritratto come un mostro, Fiano non mi ha mai espresso solidarietà. Non ha mai detto: “Smettetela di insultare il professor Orsini”.
Quando fui invitato dagli studenti al Giffoni Festival, Guido Crosetto, il 17 luglio 2022, lanciò un tweet per esortare gli organizzatori ad annullare l’invito. Emanuele Fiano non mi espresse solidarietà perché era schierato dalla parte dei miei censori. In un suo post su Facebook del 30 aprile 2022, Fiano si rivolgeva direttamente ai genitori dei miei studenti, esortandoli a “togliere” i propri figli dai corsi del professor Orsini. Fiano mi braccava persino sul luogo di lavoro. In quel post, Fiano mi chiamava “un ignorante qualsiasi” ed esortava l’università a non pagarmi più un solo euro per insegnare, cioè, a togliermi lo stipendio per isolarmi e mettermi in pubblico ludibrio, come accade agli intellettuali critici nelle dittature. Fiano era un parlamentare della maggioranza che sosteneva il governo Draghi.
Fiano ha pubblicato tantissimi post su Facebook per lavorare alla distruzione della mia immagine umana e professionale. Fate pure le vostre ricerche sui social di Fiano, di cui ho gli screenshot. Emanuele Fiano era dalla parte di chi mi ritraeva falsamente come un nemico della democrazia, dell’Italia e del popolo ucraino. Fiano era dalla parte di chi mi ritraeva come un ignorante e come sostenitore di Hitler rilanciando le mie frasi in modo totalmente distorto e manipolato dai grandi media. Per tre lunghi anni non ho potuto partecipare a eventi pubblici per proteggermi dall’aggressione che subivo quotidianamente. Non vi dico delle ondate di odio social sollevate contro di me.
Milioni di insulti fomentati da questi parlamentari. Non potevo uscire di casa con i miei bambini. Venivo insultato e aggredito per strada, nei supermercati, nei parchi pubblici mentre spingevo l’altalena. Camminavo sempre con un berretto con la visiera per non essere riconosciuto. Ancora oggi è così. Mio figlio: “Papà, è per non farti riconoscere?”. Potevo presentare i miei libri soltanto nei teatri con la sicurezza dappertutto. Fiano era sempre schierato contro di me, al fianco dei miei detrattori. Fiano non ha nulla a che vedere con la società liberale. Se c’è una cosa stomachevole del nostro tempo, è l’ipocrisia.
Condanno chi ha cercato di impedire a Fiano di parlare, ma siete sicuri che Fiano non sia come loro?
di Alessandro Orsini






















