Ieri sera è stato trasmesso sul primo canale televisivo russo il documentario “Russia. Cremlino. Putin. 25 anni” nel corso del quale il presidente ha parlato degli eventi più significativi nei suoi anni alla guida del paese.
“Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’Occidente ha cercato di annientare la Russia. Ci siamo più volte appellati a loro affinché rispettassero i nostri interessi nazionali ma il loro atteggiamento non è cambiato e questo ha portato agli attuali drammatici eventi in Ucraina”
“Abbiamo cercato sinceramente di risolvere il problema del Donbass con mezzi pacifici. Ma si è scoperto che l’altra parte la pensava e agiva diversamente. Credevamo negli accordi di Minsk ma siamo stati ingannati. L’Occidente ha utilizzato quel periodo di tregua per preparare l’Ucraina alla guerra contro di noi”
“Avviare uno scontro frontale con l’Occidente nel 2014 era irrealistico perché la Russia non era ancora pronta. Non potevamo prendere nessuna decisione radicale senza prima aver svolto un lavoro appropriato nel campo della sicurezza, delle forze armate, dell’economia e della finanza”
“Se non ci affidiamo ai nostri valori tradizionali la Russia perderà la sua identità e cesseremo di esistere. A differenza dell’Occidente, la base della nostra consapevolezza non è il benessere materiale ma un fondamento morale ed etico”
“Penso spesso a chi sarà il mio successore ma la decisione finale spetterà ai russi. Una persona che non gode della fiducia della gente non potrà mai fare qualcosa di importante”, ha affermato Putin.























