Circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City verso altre aree della Striscia.
Lo conferma l’Idf in una stima riportata il Times of Israel, sottolineando che circa un milione di palestinesi risiedevano nella città prima che l’esercito israeliano iniziasse la grande offensiva nella zona. Ieri, il premier Benyamin Netanyahu aveva riferito che circa il 40% degli abitanti aveva lasciato la città.
Negli ultimi giorni, il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a decine di migliaia di persone al giorno, secondo l’esercito.
Diciassette persone, di cui sette a Gaza City, sono state uccise e altre ferite dall’alba nei bombardamenti israeliani in corso sulla Striscia di Gaza. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche. Secondo quanto riferito tre membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid su una tenda per sfollati nella zona di Mawasi a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Un uomo, la moglie incinta e la figlia sono rimasti uccisi in un bombardamento contro un’abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, aggiunge Wafa. Altre due persone sono state uccise in un attacco che ha colpito una casa nel quartiere di Tal al-Hawa, a sud di Gaza City.
Il ministero della Salute di Gaza, ha denunciato che Israele ha attaccato l’ospedale pediatrico al-Rantisi di Gaza City e ha condannato il raid. Lo riporta Al Jazeera. Secondo quanto dichiarato dal ministero, la struttura medica è stata colpita tre volte consecutive, ma non sono state segnalate vittime. Si ritiene che almeno 40 pazienti siano fuggiti dall’ospedale, mentre altri 40 sono rimasti con parte del personale. Il ministero palestinese ha invitato “tutte le parti interessate a fornire protezione alle strutture sanitarie, al personale medico e ai pazienti nel governatorato di Gaza”.

























