Troppi lavoratori dei trasporti continuano a subire violenze fisiche e verbali. Spesso nella totale assenza di tutele operative.
È il messaggio lanciato dal segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, a margine della tavola rotonda sul contrasto alle aggressioni organizzata in occasione del XIII congresso nazionale in corso a Santa Margherita di Pula.
“La vita non è un rischio del mestiere e il mestiere non può mettere a rischio la vita – chiarisce il leader della sigla.
Ma le sole norme non bastano. Alla luce della natura emergenziale del problema delle aggressioni, accanto agli strumenti legislativi, l’impiego dell’intelligenza artificiale può rappresentare un valido strumento grazie alla creazione di banche dati condivise tra i diversi soggetti del settore ferroviario, del trasporto pubblico locale e del trasporto aereo. Questo sistema – spiega Pellecchia – permetterebbe di realizzare una mappatura degli episodi di aggressioni utile per effettuare un’analisi degli infortuni e sviluppare modelli predittivi in grado di prevenire situazioni di rischio”.
Dal segretario della Fit-Cisl arriva anche l’appello per aggiornare e rendere operativi su tutto il territorio nazionale i protocolli di sicurezza sottoscritti nel 2022 sia per il trasporto pubblico locale che per quello ferroviario. “In questi protocolli – sottolinea – oltre a un puntuale monitoraggio del fenomeno, ci sono tutta una serie di azioni che a nostro avviso possono mitigare il fenomeno e fungere da efficace deterrente”.
Tra le misure previste: istituzione di un Osservatorio nazionale permanente per il monitoraggio degli episodi di aggressione; numero diretto di emergenza tra lavoratori e forze dell’ordine; sanzioni per chi aggredisce operatori del trasporto; attivazione di tavoli tematici e prefettizi, con la partecipazione di tutte le parti coinvolte; aggiornamento della normativa su sicurezza, polizia e regolarità dei servizi di trasporto; investimenti in tecnologie di sicurezza, videosorveglianza e dotazioni minime obbligatorie per i nuovi mezzi; cabine protette per gli autisti e sistemi di controllo accessi in stazioni e terminal; presenza di personale addestrato, guardie giurate.






















