Il 28 ottobre dopo soli 18 giorni di tregua e non di pace, il governo israeliano riprende a bombardare la striscia di Gaza, per queste ragioni gli attivisti scendono nuovamente in piazza per creare consapevolezza, informazione, denuncia.
“Da venerdì inizia la nostra resistenza al fianco del popolo palestinese; occupiamo la nostra città, le nostre piazze con il nostro corpo. Usiamo il nostro silenzio per denunciare pacificamente quanto ancora oggi sta accadendo in Palestina.
Costruiamo un cartello di denuncia per i crimini che il governo israeliano sta perpetrando per informare e boicottare lo stato genocida e gli stati complici.
Leghiamocelo al collo e scendiamo in piazza in silenzio con bandiere palestinesi e kefiah. Incontriamoci ogni giorno e alla stessa ora e per un ora stiamo in piedi e in silenzio con la nostra denuncia legata al collo. Da venerdì 31 e fino a quando la Palestina non sarà libera.

























