“Pichetto Fratin può dirsi possibilista quanto vuole sull’installazione di nuove strutture nucleari in territorio sardo, ma il suo possibilismo deve poi sostenerlo coi fatti. Invece di muoversi in direzione ostinata, contraria e propagandistica, pensasse innanzi tutto a fare chiarezza su questo ‘nuovo nucleare’ che propone, visto che allo stato attuale è una tecnologia ancora inesistente, e a fare i conti con il consenso sociale, un elemento imprescindibile per l’attuazione di progetti che impattano significativamente sui territori locali. Al ministro forse sfugge che la Sardegna ha già espresso in più occasioni e a gran voce una netta opposizione all’installazione di infrastrutture legate al nucleare.
È oltretutto la regione che in Italia già oggi paga l’energia elettrica a più caro prezzo rispetto al resto dello Stivale e si ritroverebbe a pagarla ancora più cara per via di scelte che non ha mai condiviso. Noi su questo non arretriamo di un millimetro. L’opposizione oggi più che mai ha un ruolo di sentinella della democrazia ed è esattamente quello che svolgeremo”.
























