“Dopo il genocidio appena consumatosi a Gaza, stiamo assistendo ai tentativi, da parte Netanyahu e Trump di trasformare l’accordo per una tregua nel via libera a un’amministrazione coloniale. E’ importante comprendere che il tema palestinese non è isolato, ma strettamente collegato a quello della tensione internazionale Nato-Russia, che ormai da qualche anno sta tenendo il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale.
E’ giusto aver dimostrato la propria solidarietà nei confronti del popolo palestinese, ma non basta: se si vuole veramente colpire Israele serve per prima cosa comprendere che ogni suo crimine, ogni sua violenza e la sua stessa esistenza sono garantiti dagli USA e dai loro stati satellite, compresa l’Unione Europea.
Gli Stati Uniti sostengono Israele perché questi è indispensabile per garantire a loro il controllo del Medio Oriente. Israele è una base militare americana costruita nel Levante, così come l’Italia è da decenni una base militare americana nel Mediterraneo.
Così come Israele è funzionale agli USA per portare guerra all’Iran, allo stesso modo l’Italia viene utilizzata dagli USA per portare guerra alla Federazione Russa. Il riarmo europeo voluto da Von Der Leyen e sostenuto in egual misura dalla destra e dalla sinistra, non può essere disgiunto dalla fornitura di armi al regime sionista.
Tutti i fronti aperti nel mondo devono essere concepiti come un conflitto unico: quello creato dagli Stati Uniti e dall’Occidente nel disperato tentativo di conservare la propria egemonia. Lottare per la liberazione dell’Italia significa sostenere concretamente chi lotta per la liberazione della Palestina, appoggiare la lotta globale per il superamento dell’egemonia statunitense e la costruzione di un mondo multipolare, ovvero di una comunità umana dal futuro condiviso”, denuncia il Coordinamento modenese contro la guerra.






















