“La politica regionale fermi il trasferimento del Microcitemico all’Arnas Brotzu e ponga attenzione al passaggio del Marino di Alghero all’Asl Sassari”. Lo sollecita la Uil Fpl che, contro i due trasferimenti, ha deciso di mobilitarsi. Martedì 9 dicembre alle 10 si terrà un sit-in sotto il Consiglio Regionale della Sardegna per “fermare questo grave errore – sottolineano Massimo Marceddu e Fabio Sanna della Segreteria Regionale e di area vasta della Uil Fpl e Mariangela e Oscar Campus della Segreteria territoriale Uil Fpl Sassari – chiedendo che venga rivista la legge regionale 8/2025, nella parte dell’articolo 7, comma 1, relativa al trasferimento dei presidi ospedalieri”. Secondo i sindacalisti “è inaccettabile che si attui un’azione del genere, contrariamente alla volontà pressoché unanime dei lavoratori del Microcitemico, incorporando questo presidio, con vocazione territoriale e di cronicità, in un polo di alta specializzazione ospedaliera. Il rischio è che, in caso di passaggio in Arnas Brotzu, si generi un ulteriore esodo di sanitari trasformando la struttura in una scatola vuota”.
Allo stesso modo, la Uil Fpl esprime “forte preoccupazione per il destino del Presidio Ospedaliero Marino di Alghero, interessato da un trasferimento alla Asl di Sassari, privo di una reale progettualità sanitaria”. Nel caso di un trasferimento, secondo il sindacato, la struttura rischia un ridimensionamento a causa della mancanza di anestesisti, che resterebbero in carico all’Aou. “Questa situazione avrebbe ripercussioni su tutto il Marino – denuncia la Uil Fpl -: Sale operatorie costrette a lavorare a regime ridotto; Ortopedia in difficoltà nel garantire urgenze e continuità assistenziale; Reparto di Riabilitazione Funzionale (RRF) a rischio chiusura per assenza di anestesisti e di personale medico fisiatrico”. Il sindacato teme che si “proceda a un trasferimento strutturale senza prima garantire un progetto sanitario chiaro, risorse adeguate e dotazioni di personale”.
























