I carabinieri del Comando provinciale di Sassari hanno intensificato i controlli di sicurezza nelle ore notturne attorno ai locali pubblici e nelle zone della cosiddetta movida e in contemporanea hanno lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione “Un coltello non ti protegge”, contro il fenomeno crescente del porto di armi da taglio.
I controlli delle ultime settimane hanno portato i carabinieri a denunciare 34 persone, di cui 19 con età inferiore ai 30 anni, perché trovate in possesso di arma da taglio o strumenti simili, vietati.
Tre persone sono state segnalate per avere violato il “daspo urbano” ed essere state trovate il divieto di accesso, avvicinamento e stazionamento nei pressi di locali pubblici, che gli era stato inflitto per una durata di due anni.
Nei loro confronti è stato richiesto un inasprimento della misura amministrativa.
La campagna “Un coltello non ti protegge” avviata dai Comandi provinciali in tutta la Sardegna, vuole sensibilizzare in merito ai rischi di portare con sé un coltello; infatti, una lama in tasca non rende più forti ma aumenta soltanto la probabilità che un litigio degeneri moltiplicando i rischi in quanto, in un attimo di rabbia, possono essere distrutti due destini, quello di chi subisce il colpo e quello di chi lo ha inferto.
Il porto ingiustificato di coltelli ha anche dei risvolti penali: in determinati casi, previsti dal “decreto Caivano”, è previsto l’arresto in flagranza di reato in caso di porto di baionetta, coltelli con punta acuta e a doppia lama, pugnale, coltello a scatto a due tagli o tirapugni.























