Dopo quattro anni alla guida del Museo Nivola e un anno prima del termine del suo mandato di direttore, Luca Cheri lascia l’istituzione di Orani.
Sotto la sua direzione il museo ha consolidato il proprio ruolo come centro di produzione culturale contemporanea, sviluppando un programma espositivo che ha saputo coniugare la valorizzazione dell’eredità di Costantino Nivola con l’esplorazione delle più attuali tendenze artistiche internazionali.
“È stato un privilegio dirigere un’istituzione come il Museo Nivola – dichiara Cheri -. Sono orgoglioso di averlo potuto accompagnare nell’ultima fase di un percorso di crescita che ne ha fatto un punto di riferimento per il mondo dell’arte nazionale e internazionale.”
Con alle spalle un PhD in archeologia e rilevanti esperienze nel campo della progettazione e comunicazione culturale, Cheri inizia il suo rapporto con il museo di Orani nel 2015 come responsabile dei programmi pubblici, posizione che manterrà fino al 2021. In questo periodo costruisce l’infrastruttura degli eventi del museo, curandone la programmazione, la comunicazione e la presenza digitale e sviluppando partnership di spicco, come la pluriennale collaborazione con Here I Stay Festival; al tempo stesso supporta Giuliana Altea e Antonella Camarda, allora rispettivamente presidente e direttrice del museo, nella riorganizzazione dell’istituzione secondo gli standard museali e nello sviluppo di strategie di fundraising.
Vice direttore nel 2021 e poi direttore a partire dal 2022, Cheri ha co-curato con Altea e Camarda programmi espositivi di respiro internazionale, tra cui le mostre di Nairy Baghramian, Bona de Mandiargues, Pedro Reyes, Nathalie du Pasquier e quella appena inaugurata di Mona Hatoum, oltre a retrospettive dedicate all’artista titolare del museo, come Nivola e New York e What are you fighting for? Orani 68-Chicago 68.
Sotto la sua direzione il Museo ha riattivato il Premio Nivola per la scultura, assegnato nel 2023 a Nairy Baghramian, e ha costruito significative partnership come quella con il Comune di Sassari per la gestione della programmazione culturale del Padiglione Tavolara( 2022-2024), che ha restituito alla città di Sassari uno spazio espositivo di grande valore, e con la Fondazione Mont’e Prama, sfociata nella importante mostra Sulle spalle dei Giganti. La Preistoria moderna di Costantino Nivola, allestita in contemporanea a Orani e a Museo G. Marongiu di Cabras.
Con la sua guida, inoltre, il museo ha intensificato ulteriormente i programmi pubblici, consolidando il modello di engagement avviato in precedenza. “Gli anni trascorsi al Museo Nivola hanno rappresentato un’esperienza intensa e coinvolgente – prosegue Cheri -. Ho potuto essere parte di un gruppo di lavoro irripetibile che univa professionalità, competenze, dedizione e passione al servizio del museo e delle sue comunità.
Desidero ringraziare Giuliana Altea per la fiducia e il supporto costante, Antonella Camarda per la preziosa collaborazione, tutti i componenti del CdA della Fondazione Nivola, lo staff del museo, Loretta Ziranu, Barbara Puddu, Anna Pirisi, Antonia Pintori e Rosella Sedda, che è diventato nel tempo una seconda famiglia, e la comunità di Orani che ha accolto con entusiasmo le nostre proposte.”
Luca Cheri lascia il Museo Nivola per entrare nella Fondazione Mont’e Prama come direttore del Museo Giovanni Marongiu di Cabras, importante istituzione archeologica che ospita la prestigiosa collezione scultorea dei “Giganti” di Mont’e Prama.





















