“Col debito che si ritrova, l’Italia rischia una vera catastrofe. Aver deciso di confermare la propria adesione alla spendita di quasi 100 miliardi in riarmo chiesta dalla Nato è una scelta che impatterà sui servizi e sulla tutela della salute. Rischiamo di pagare amaramente uno scotto enorme. Senza dimenticare una punto fondamentale, ovvero che viola la Costituzione. Che è chiarissima e non ammette interpretazioni: l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie nazionali”. Lo dice Luca Pizzuto, capogruppo in Consiglio Regionale e presidente di Sinistra Futura, in seguito al via libera del Governo Meloni all’impegno di spendere fino al 5% del proprio Pil nei prossimi dieci anni per garantire il riarmo.
“La decisione della Meloni conferma la sua subalternità e la mancanza di forza politica nei tavoli internazionali. La Spagna, da questo punto di vista, ha dato un esempio di come si possa essere voce fuori dal coro, pur nel contesto di trattativa. Abbiamo poi visto di recente come le casse dello Stato piangano, a tal punto da non poter destinare risorse essenziali agli enti locali. Non ci vuole molto a capire da dove verranno tolti i soldi necessari a raggiungere gli obiettivi del riarmo: dalle scuole, dalla sanità, dai trasporti, dai ceti medi e bassi. Il Governo Meloni rischia di creare macerie dalle quali sarà difficile poi risollevarsi. Non ce lo possiamo permettere”.
“Il Campo Largo, o come diciamo noi, il nuovo Centrosinistra deve diventare parte dell’alleanza per la Pace e per la difesa degli ultimi. Non abbiamo più nulla da perdere. Dobbiamo mettere in campo una alternativa di governo unitaria che possa mettere battere queste destre guerrafondaie” conclude Pizzuto























