Sardegna, destinazione turistico-balneare accessibile e inclusiva.
Con spiagge e strutture adeguatamente attrezzate, maggiormente fruibili anche da chi ha una disabilità fisica, sensoriale e intellettiva.
Il ministero per le disabilità ha messo a disposizione oltre 1 milione 700 mila euro per il progetto ‘L’Isola che accoglie’ voluto dall’assessorato regionale al turismo guidato da Franco Cuccureddu.
Quattro i comuni costieri coinvolti come soggetti attuatori, tutti ad alta vocazione turistica: Alghero, Carloforte, La Maddalena con l’isola di Caprera e Orosei, mentre sono 18 i progetti presentati da altrettanti comuni per rendere accessibili le spiagge.
“È l’inizio di un percorso con cui affrontare il mondo della disabilità e realizzare un’offerta di turismo accessibile e inclusivo che ha necessità di ottenere un tangibile approccio istituzionale – ha sottolineato l’assessore – Bisogna passare dal concetto di disabilità a quello di esigenza per la persona. Garantire la piena accessibilità turistica non è solo un obbligo di legge o uno scrupolo etico, significa aumentare la qualità dell’ospitalità e rendere più competitiva la nostra Isola”, ha chiarito Currureddu.
Il piano è stato finanziato col Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità desinato alle Regioni per il 2024.
L’obiettivo è rimuovere le criticità per permettere di trascorrere delle ore in spiaggia senza barriere in autonomia, sicurezza e comfort, adeguando spazi e strutture alle esigenze di tutti. Da qui spiagge e trasporti attrezzati, creazione di percorsi accessibili, l’installazione di pedane, passerelle per facilitare l’accesso alla spiaggia, carrozzine job che consentono di muoversi più agevolmente ed entrare in acqua, servizi igienici attrezzati. Ma anche comunicazione e promozione con la creazione di siti web accessibili per descrivere l’offerta di servizi e partecipazione a campagne promozionale e a fiere.
Attenzione è stata riservata alla formazione degli operatori del settore turistico con l’offerta di tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità e tutela dei diritti. Su questo, l’assessore ha ribadito il ruolo significativo delle associazioni per individuare criticità e segnalare le diverse esigenze.