A Milano lo spettro dello sfratto – il 132º con quello di oggi – torna ad aleggiare su uno dei simboli storici dell’autogestione e della cultura alternativa: il Leoncavallo. Il centro sociale, attivo dal 1975, rischia di essere sgomberato e l’allerta si è trasformata in mobilitazione.
Un presidio è stato indetto per giovedì 15 maggio alle ore 9.00, proprio davanti agli spazi occupati in via Watteau. Il messaggio è chiaro e diretto: “Difendiamo il Leoncavallo”. L’appuntamento è stato un momento di resistenza politica, ma anche una giornata di socialità e partecipazione, con un mercato agricolo promosso dai produttori indipendenti di “La Terra Trema”, accompagnato da DJ set e concerti live già dalle prime ore del mattino.
Da tempo l’area su cui sorge il Leoncavallo è oggetto di pressioni immobiliari che hanno alimentato opinioni contrastanti.
Ma la comunità che ruota attorno al Leoncavallo non intende rimanere a guardare. “Non si tratta solo di difendere un luogo“, spiegano i promotori. L’ufficiale giudiziario incaricato per tentare di procedere allo sfratto ha rinviato tutto al prossimo 15 luglio.
























