L’ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali annuncia con entusiasmo la quarta edizione del Premio Mameli, il 18 Ottobre 2025, nella cornice del “Convitto Nazionale Amedeo di Savoia Duca d’Aosta”, a Tivoli.
Un riconoscimento nato per celebrare e promuovere le eccellenze della cultura italiana in tutte le sue forme.
Un appuntamento che, anno dopo anno, ha conquistato un ruolo di primo piano nel panorama culturale nazionale, distinguendosi per la capacità di dare voce a chi difende e rinnova i valori della nostra identità.
Il Premio prende il nome da Goffredo Mameli (Genova, 1827 – Roma, 1849), poeta e patriota del Risorgimento, autore del testo de “Il Canto degli Italiani”, oggi Inno nazionale. Figura simbolo dell’amore per la patria e della lotta per l’unità d’Italia, Mameli morì giovanissimo, a soli ventuno anni, durante la difesa della Repubblica Romana del 1849.
La sua breve ma intensa vita rappresenta l’unione tra arte, impegno civile e sacrificio per la libertà, valori che il Premio intende riconoscere e celebrare anche oggi. Il premio si rivolge a chi, attraverso opere e iniziative, ha saputo valorizzare la tradizione italiana e diffondere nel mondo il patrimonio di storia, arte e creatività che ci
contraddistingue.
Le categorie in concorso abbracciano un ampio spettro di espressioni:
Arte: quadri, fotografie o sculture che raccontano la cultura e la tradizione italiana;
Biofilia: lavori, articoli o progetti dedicati alla tutela dell’ambiente e a soluzioni innovative contro l’inquinamento;
Giornalismo: articoli o inchieste di rilevanza culturale e sociale;
Italia nel Mondo: opere o iniziative che promuovono l’immagine del nostro Paese all’estero;
Narrativa e Saggistica: opere letterarie o scientifiche che arricchiscono il dibattito culturale;
Teatro: rappresentazioni o progetti che mantengono viva la grande tradizione teatrale
italiana;
Tradizione: iniziative che custodiscono e diffondono le radici e i costumi del nostro Paese.
La Direzione Nazionale ENAC potrà inoltre conferire un Premio Speciale a iniziative che, per originalità e impatto sociale, rappresentino un contributo straordinario al pluralismo dell’informazione, alla libertà di pensiero e alla crescita della comunità nazionale.
«Il Premio Mameli – dichiara Maurizio Abbate, Direttore Nazionale ENAC – è un riconoscimento che non si limita a celebrare i talenti, ma premia chi ha saputo valorizzare davvero l’Italia e la sua cultura.
La nostra scelta, fin dalla prima edizione, è stata quella di dare spazio a voci libere e autentiche, senza piegarci alle mode del politicamente corretto che troppo spesso soffocano creatività e spirito critico. Ricalcando le orme del patriota da cui prende il nome, questo premio è anche un inno alla libertà di espressione, che ancora oggi uomini e donne hanno il coraggio di difendere, spesso controcorrente. È proprio a loro che vogliamo rendere omaggio».
Un’occasione per il Paese L’istituzione di questo premio risponde alla necessità di premiare le eccellenze della cultura italiana che non sempre trovano spazio nei circuiti più noti, offrendo una vetrina indipendente a chi mantiene viva la capacità critica e creativa. Il Premio Mameli non è solo un concorso, ma un invito a riflettere sul ruolo dell’arte, della parola e dell’informazione come strumenti di libertà e coesione nazionale.























