Tutto è pronto all’Università di Sassari per l’inaugurazione del 463° anno accademico che si terrà il 18 marzo alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci.
La cerimonia, che inizierà alle ore 11.30 nell’aula magna della sede storica di piazza Università, è stata presentata oggi dal rettore, Gavino Mariotti, e dal direttore generale, Giovanni Maria Soro: “Abbiamo chiesto la presenza del ministro Schillaci, che ha accolto il nostro invito, perché abbiamo pensato che fosse l’ospite d’onore adeguato al momento, dato che c’è stata una riforma sanitaria che coinvolge necessariamente il nostro Ateneo, con la sua azienda ospedaliero-universitaria”, ha detto il rettore.
“Noi come università stiamo dando il nostro contributo la finalità che la riforma garantisca le attività del medico nell’assistenza al paziente”.
La cerimonia si svolgerà seguendo i canoni tradizionali: dopo l’ingresso del corteo accademico sulle note dell’inno universitario “Gaudeamus igitur”, sono previsti i saluti istituzionali del sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e del vicepresidente della Regione Sardegna, Giuseppe Meloni.
A seguire, il rettore pronuncerà la relazione inaugurale.
Interverranno successivamente Antonio Bilotta, presidente del Consiglio degli Studenti, Paola Murru in rappresentanza del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, e in chiusura Orazio Schillaci, ministro della Salute.
Seguirà la tradizionale allocuzione del pontefice massimo dell’Associazione goliardica turritana, Pantaleone II Magister Artium.
A conclusione della cerimonia, il magnifico rettore proclamerà l’apertura dell’anno accademico 2024-2025, 463° dalla fondazione.
Interverranno il coro dell’Università di Sassari, diretto dal maestro, Ciro Cau, e il tenore Francesco Demuro che intonerà l’inno nazionale. La cerimonia sarà trasmessa in diretta web streaming sul sito www.uniss.it.
“Il 463° anno accademico cade bene”, ha detto il direttore generale dell’Università di Sassari, Giovanni Maria Soro, “quello appena trascorso è stato un anno importante e abbiamo voglia di comunicare tutto ciò che è stato fatto a vantaggio della comunità”.






















