La sfida di due artigiane tra passato e futuro

Fanno un lavoro che affonda le radici nella storia della comunità, Dorgali, capitale dell’artigianato artistico in Barbagia.

Mestieri antichi come quelli del ceramista e dell’orafo, che da generazioni danno da mangiare a intere famiglie, ma che negli ultimi decenni sono quasi scomparsi: nel 2024 trovare un 20enne in bottega è un’impresa quasi impossibile.

Tra le più giovani a esercitare il mestiere dell’artigiano, che unisce l’abilità manuale alla creatività, ci sono due donne, in un settore che tradizionalmente parla al maschile: Maria Giovanna Loddo, 40 anni, artigiana della ceramica e Gianna Ruiu, di 39, orafa filigranista.

La prima, diplomata all’Istituto magistrale con un percorso di studi in Sociologia mai ultimati, porta avanti la bottega del nonno aperta nel 1930; la seconda, laurea all’Accademia delle Belle arti a Sassari, è partita dagli studi artistici a cui ha unito quelli di marketing, raccogliendo così la sfida delle nuove frontiere dell’artigianato.

La tradizione e l’innovazione verrebbe da dire, ma entrambe concordano “sull’ineluttabilità delle nuove tecnologie per il nostro mestiere”. “Ho la fortuna di aver ereditato passione e marchio (Ceramica Loddo, ndr) da mio nonno, che nell’epoca d’oro per l’artigianato si era molto ingrandito – racconta all’ANSA Maria Giovanna – Adesso i numeri non sono più quelli, ma io continuo ad avere richieste che mi permettono di stare sul mercato pur non usando più la monocottura come faceva mio nonno, ma usando la tecnica del graffito: realizzo targhe, bomboniere, vassoi, piatti, lampade, vasi e vendo nel negozio di Dorgali ma anche in tanti punti vendita di tutta la Sardegna”.

Gianna invece, la passione per l’oreficeria, “che è nel dna dei dorgalesi”, l’ha potenziata con gli studi. “Dopo la laurea – spiega – mi sono formata in bottega, studiando a Firenze tutte le tecniche. Nel 2021 ho fondato il mio brand ‘Ruiu filigrana’ con cui realizzo sia gioielli tradizionali che collezioni moderne. Sulla commercializzazione ho fatto il percorso inverso: prima ho fondato un sito personale per la vendita online e poi ho aperto la mia bottega. La vendita online è il presente e il futuro delle nostre attività, per questo è necessario fare percorsi di studi che prevedano non solo le materie artistiche, ma anche studi in comunicazione e commercializzazione”.

Il 26 e 27 aprile le due artigiane apriranno le loro botteghe ai visitatori, a cui faranno vivere l’esperienza delle lavorazioni artistiche in occasione dell’evento “Conosci Dorgali – Esperienze artigianali”, promosso dal Comune e dall’assessorato regionale al Turismo. “Sono manifestazioni importanti per attirare visitatori, far conoscere il nostro lavoro e insegnare ai giovani che questo settore può avere un futuro – sottolinea Maria Giovanna – Io curo molto poco il sito online e i social ma, soprattutto se non si ha una storia alle spalle, queste sono le nuove frontiere dell’artigianato dalle quali non si può prescindere”.

“Il nostro – aggiunge Gianna – è un campo in cui la manualità e la creatività non bastano: l’artigiano deve conoscere i nuovi settori tecnologici, come le stampanti in 3D che aiutano l’orafo a realizzare il gioiello, le tecniche della commercializzazione online, ma prima ancora competenze sulla cura dell’immagine: fotografia e scrittura dei testi ad esempio. Solo così si possono far conoscere le creazioni a un pubblico vasto e avere un riscontro in termini di fatturato”.

Exit mobile version