Più volte si è parlato del caso dell’Isola delle Rose, idea volta dall’ingegner Giorgio Rosa che fondò uno stato indipendente su una piattaforma al largo delle coste riminesi.
L’esperienza della micronazione adriatica, vero e proprio fenomeno di costume internazionale, si interruppe però nel 1969 in seguito all’intervento navale italiano e alla conseguente demolizione della piattaforma.
Il caso dell’Isola delle Rose non è però l’unico episodio di micro-Stato sorto sul suolo tricolore.
Tra il 1946 e il 1955 su un isolotto del Delta del Po, il professor Luigi Salvini diede vita infatti alla Tamisiana Repubblica di Bosgattia.
Noto linguista e slavista di fama mondiale, Salvini con la fondazione di Bosgattia aveva come obiettivo quello di favorire un’esistenza a stretto contatto con la natura, lontana dallo stress cittadino, ispirata ai valori agresti di solidarietà e fratellanza.
Popolata da soli uomini, la neonata repubblica era dotata di una propria bandiera, di una propria moneta (il cievaloro) e di un organo di governo (il Serenissimo Consiglio degli Anziani della Confraternita del Tamiso e Bosgatto).
Cosa ancora più importante, Bosgattia era una nazione a tempo: l’attività del micro-Stato aveva luogo infatti solo nel periodo estivo, da giugno a settembre, stagione in cui l’isolotto indipendente si popolava dei suoi abitanti e delle loro tende da campeggio.
L’eredità del sogno del prof. Salvini è oggi conservata presso il Museo della Repubblica di Bosgattia sorto in località Marcanta di Papozze, in provincia di Rovigo.






















