Gli studenti della 5/b del liceo Alberti di Cagliari in prima linea per sottrarre alla marginalità il tratto di Pineta di Su Siccu attorno all’edificio scolastico di viale Colombo.
Si intitola “Pineta blu – nuove gener-azioni green” l’iniziativa di educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza curata dal Ceas Laguna di Nora.
Attraverso laboratori e lezioni guidate dagli educatori del centro e assieme ai loro insegnanti, gli studenti hanno ripensato a quello spazio per renderlo maggiormente fruibile e in chiave sostenibile.
A cominciare dall’illuminazione, per proseguire con la pulizia quotidiana, la creazione di un’area pic-nic, con un chiosco di ristoro a misura di studente, dotato di wi-fi, un’area sport con attrezzi ginnici e un’area giochi per bambini.
“Siamo partiti dalla percezione della città, dalla riflessione su quanto sia a misura dei giovani, su quanto la percepiamo sicura o meno e ci siamo concentrati su quel tratto di pineta che attraversiamo ogni giorno all’entrata e all’uscita di scuola”, hanno spiegato oggi gli studenti nel presentare il progetto nell’aula magna del Liceo Scientifico Alberti alle assessore comunali Luisa Giua Marassi (Ecologia, Ambiente e Verde pubblico) e Giulia Andreozzi (Pubblica Istruzione).
Si tratta dello step conclusivo del progetto transnazionale Erasmus “You4blue – let’s blue our land” che coinvolge anche Creta e Maiorca con un focus sul mare da salvaguardare e vivere in tutti i suoi aspetti benefici. Gli studenti hanno evidenziato i punti di forza e le criticità di quel tratto di verde antistante la passeggiata a mare. “Una zona – hanno chiarito – dove la natura si è presa il suo spazio per creare bellezza e meraviglia, ma che resta un paesaggio ai margini”. Da qui l’idea di valorizzarla in chiave sostenibile e restituirla alla comunità come spazio verde di relax e socialità. “Gli studenti hanno acquisito il ruolo di cittadini consapevoli e attivi e si son presi cura di uno spazio urbano costiero, per renderlo più fruibile e inclusivo”, hanno messo in evidenza Daniela Fadda e Andrea Orrù del Ceas.























