“Sto entrando per un’ispezione a sorpresa nel Cpr dell’isola, la “prigione etnica” dove sono rinchiuse persone non perché abbiano commesso un reato, ma perché non hanno un permesso di soggiorno in corso di validità”, queste le prime parole dell’eurodeputata Ilaria Salis che questa mattina ha fatto un blitz nella struttura di Macomer.
“Due giorni fa, da qui, otto persone sono state prelevate e deportate in Albania», spiega, «Nel corso del mese di maggio c’è stato uno sciopero della fame, e una persona si è cucita la bocca. Sono qui per verificare le condizioni dei reclusi e il rispetto dei diritti fondamentali”.






















